Trieste. Si ascoltano continuamente storie in cui sono le mamme a dover proteggere i figli dai papà, o ex coniugi, violenti, ma questa volta è un papà triestino, di 58 anni, che ha tentato di tutto per salvare la vita al figlio Giovanni, di nove anni, senza, purtroppo riuscirci.
La coppia era in via di separazione, con una battaglia legale cominciata 8 anni fa, ed il piccolo era stato affidato al padre, che non vive in Friuli Venezia Giulia.
Erano seguiti dal tribunale e dagli assistenti sociali: già nel 2023 era accaduto un episodio increscioso, segnalato dal padre, con delle fotografie del figlio, che presentava dei lividi sul collo, chiedendo di non lasciare il piccolo nelle mani di quella donna, che poteva essere pericolosa.
Lei, una cinquantacinquenne ucraina, soltanto da poco aveva potuto riprendere a vedere il figlio da sola, dopo aver seguito un percorso psicologico, ed aver avuto incontri col piccolo alla presenza degli assistenti sociali, era ancora seguita dall’istituto di igiene mentale, ed aveva potuto finalmente riprendere ad incontrare il figlio da sola.
Mercoledì sera, 12 Novembre, però, qualcosa è scattato nella mente della donna e, purtroppo, Giovanni non è sopravvissuto alla tragedia, che si è consumata nel Comune di Muggia (Trieste), presso l’abitazione della madre.
Il piccolo avrebbe dovuto fare ritorno alle 21 dal padre e questi, non riuscendo a mettersi in contatto con la madre, ha fatto scattare l’allarme, contattando le Forze dell’Ordine, temendo fosse accaduto qualcosa di grave.
Gli Agenti della Squadra Mobile, giunti sul luogo, hanno trovato la donna sotto choc ed il bambino, purtroppo, già privo di vita, non potendo far nulla per salvarlo.
La madre lo avrebbe sgozzato con un coltello da cucina, tentando anche un gesto autolesionista.
La Polizia Scientifica sta collaborando nelle indagini, in corso, per stabilire l’esatta dinamica dei fatti ed il movente di questo macabro omicidio.