La liturgia odierna ci invita a riflettere sull’episodio del Battesimo di Gesù. L’evangelista Luca inizia il suo racconto mettendo in evidenza che il gesto che Giovanni si appresta a compiere è innanzitutto un gesto comunitario. È tutto il popolo infatti ad essere in attesa per comprendere fase Giovanni fosse davvero colui che stavano aspettando da tempo: Il Cristo, l’unto di Dio. È lo stesso Giovanni a sciogliere i loro dubbi: non è lui. La sua è sola una presenza preparatoria, il suo battesimo, infatti, è amministrato con semplice acqua. Colui che deve venire invece amministrerà un battesimo completamente nuovo: il battessimo in cui agirà in prima perone lo Spirito Santo. Proprio mentre Giovanni dava questa risposta al popolo, qualcosa di unico e di straordinario sta per compiersi. Arriva Gesù che chiede di essere battezzato. Giovanni in cuor suo sa di non potersi rifiutare. Comincia il rito del battesimo, è proprio in quel momento che si rivela in tutta la sua Potenza la Divinità del Cristo. Una voce si ode scendere dal cielo per annunciare che finalmente è arrivato il tempo della pienezza e del compimento: “Questi è il Figlio mio prediletto: in Lui mi sono compiaciuto”
