Vittorio Sgarbi Non ce la fa più, sta male!

Il critico d’arte Vittorio Sgarbi, malato da tempo di depressione, è stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma.

Vittorio Sgarbi, famoso critico d’arte e Cavaliere Costantiniano di San Giorgio  nonché noto politico, è ricoverato già da diversi giorni al Policlinico Gemelli di Roma, a causa di problematiche di salute, legate alla sua forte depressione. Del resto era stato proprio il critico d’arte a parlarne.

La depressione ha mille volti, mille sintomi: alcuni sono conclamati, evidenti, altri, invece, da fuori non appaiono ma arrecano malessere, impedendo il normale svolgimento di tutto ciò che, nel quotidiano, si faceva normalmente.
La sindrome depressiva ha portato Vittorio Sgarbi ad essere sotto stretto monitoraggio presso la struttura sanitaria, dove sta ricevendo cure specialistiche.

Il critico d’arte, tra i più affermati del piccolo schermo televisivo, è supportato, virtualmente, da milioni di italiani e dai suoi colleghi che non smettono di stargli accanto, sperando in una sua ripresa.

Poco fa, è arrivata la notizia che mai nessuno avrebbe voluto sentire, di quelle che non si riesce a leggere tutto d’un fiato, specialmente perché invita a riflettere su quanto la depressione, silenziosamente, si impossessi della quotidianità, rendendo difficile anche i gesti più banali ma vitali.

Vittorio Sgarbi non ce la fa più!

Il ricovero è stato necessario a causa di uno degli effetti della sindrome depressiva che Vittorio Sgarbi ha da tempo, ovvero il rifiuto di mangiare. Proprio per questo, il critico d’arte viene alimentato.

Una notizia davvero forte, questa, sulla quale si è espresso il giornalista e scrittore Marcello Veneziani, caro amico di Sgarbi. Lo ha fatto in una toccante intervista pubblicata su “Il Corriere della Sera”.

Veneziani, nel parlare del legame che lo unisce a Vittorio, essendo amici da tantissimi anni, ha commentato la delicata situazione clinica del critico d’arte attribuendo la causa della sua depressione al suo modo di essere e di guardare il mondo:
Sgarbi è sempre stato un uomo fortemente sopra le righe per quanto riguarda il modo di comportarsi e il linguaggio. Questo lo ha portato ad avere fan e haters allo stesso modo, dividendo fortemente la pubblica opinione”.

Sicuramente non è mai passato inosservato in tv e in ambito politico. Marcello Veneziani, nell’intervista al Corriere, ha spiegato che dal suo punto di vista la depressione di Vittorio Sgarbi è «figlia del suo narcisismo ferito. Ha la percezione che molte delle sue libertà impulsive non potranno più essere praticate». Secondo lo scrittore, «Il suo universo si sta restringendo: drammatico per chi è stato convinto di poter cavalcare il mondo. Una dimensione dell’io sproporzionata rispetto al passato e che lo porta ad atteggiamenti distruttivi».

Ma Veneziani vede uno spiraglio di ripresa per l’amico, seppure il suo contrasto della depressione sia un ostacolo enorme per qualsiasi individuo.

Veneziani è convinto che la depressione sia un’ottima alleata della patologia ma è convinto che Vittorio possa rialzarsi. Passando da quella che definisce “piccola morte” lasciandosi alle spalle il “Vittorio Uno”» per risorgere.

Lo scrittore amico del critico d’arte, ha dichiarato: «Dovrà insomma immaginarsi in un’altra prospettiva certamente meno egocentrica e più legata al mondo reale».