Caserta – Serata a senso unico o per meglio dire ad argomento unico ieri sera al Duel multisala di via Borsellino sulla delicata questione del sequestro dell’ex canapificio per motivi di sicurezza avvenuto qualche settimana fa, precisamente il 12 marzo scorso. In presenza anche degli attori Valerio Mastandrea e Toni Servillo che hanno aperto la serata con un monologo sul complicato rapporto con noi stessi e gli altri che non riportiamo per non tediare l’attenzione dei lettori dall’argomento della serata.
Dopo il sequestro dicevamo per la messa in sicurezza, gli occupanti del Centro Sociale si sono ribellati e mobilitati, lanciando degli appuntamenti di mobilitazione per far sentire la loro voce, organizzando una raccolta fondi, con un presidio giornalero fuori la Prefettura di Caserta praticamente autogestendosi attivandosi per la rimessa in sicurezza con conseguente naturale riapertura. La Regione Campania, proprietaria dell’immobile deve (dovrebbe????) attivarsi per una soluzione possibilmente rapida, anche se con la magistratura in mezzo ipotizzare una risoluzione veloce, conoscendo i tempi della nostra già martoriata giustizia, appare impresa ardua, quanto meno molto ottimistica.
Dopo la proiezione del film documentario, Paese Nostro, sulle realtà difficili dei centri sociali, sia di coloro che vengono accolti, i migranti, ma anche di quelli che ci lavorano dentro, girato in parte anche a Caserta proprio nei luoghi teatro del recente sequestro, si è aperto il dibattito dopo una serie di spiegazioni precise sull’accaduto di coloro che frequentavano abitualmente la struttura.
Ecco qualche stralcio del dibattito post film con gli occupanti ‘sfrattati’, alla presenza di molti ragazzi di colore che hanno dato ulteriori delucidazioni al pubblico in una sala gremita in ogni ordine di posto che ha partecipato alla discussione mostrando molto interesse.
Ci sono dei motivi extra per la chiusura delcentro oltre la messa in sicurezza che non sono trapelati?
No, c’è però un clima ostile della politica contro gli immigrati, prosssimamente organizzeremo un incontro con il Sindaco di Caserta Marino ed in Regione per addivenire ad una soluzione.
Come mai la magistratura soltanto ora si è svegliata ?
Sono sette anni che facciamo incontri, richieste, istanze alla pubblica ammisntrazione, abbiamo lanciato una raccolta fondi, ci sono dei lavori da fare, quello che pensiamo noi della firma del Ministro Salvini, per la chiusura del centro è che sia una firma illegittima, incivile nel frattempo però vogliamo trovare una soluzione.
Continueremo a fare il nostro, il crowfunding (raccolta fondi) con un c/c appositamente dedicato per le donazioni che comunicheremo, è una soluzione, ci sta un presidio giornaliero fuori la Prefetura dalle 10 alle 19 tutti i giorni come detto, abbiamo il sostegno di parroci, associazioni, gruppi, persone semplici, lanostra raccolta di firme è arrivata a quota 1.500, con l’aiuto di Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Mandarino, Marco D’Amore personaggi dello spettacolo famosi e conosciuti, si apre una strada nuova dopo questo sequestro, via che deve essere tracciata da zero, bisogna riscrivere lastoria, questo spazio sequestrato deve riavere nuova vita, anche se potrebbe far gola a qualcuno, la città deve scegliere e la scelta deve essere decisa, le vie di mezzo non ci sono, o dentro o fuori.
Nel centro ci sono attività di formazione, uno sportello legale al reddito, la rivendicazione del nostro Ministro Salvini, secondo cui facevamo business, all’interno dell’ex canapificio è errata oltre a dire cose gravi noi stavamo semplicemente adempiendo ad un servizio sociale tutto qua.
Vogliamo ringraziare Fabio Basile per l’accoglienza, il lavoro dei tecnici, grazie a tutti i presenti.
Il film è stato proiettato senza l’autorizzazione del Ministero, richiesta però dagli operatori del centro come precisato, i quali avevano fatto appsita istanza a cui però era seguito un silenzio tombale, da qui la scelta di non fermarsi organizzando questa serata sul tema ‘Sequestro Canapificio’ ad ingresso gratuito ieri sera al cinema di Caserta, assenti le autorità casertane, ci saranno sicuramente sviluppi e colpi di scena in una vicenda che è esplosa all’improvviso con una manifestazione pochi giorni fa lungo le strade del capoluogo di provincia appunto per aprire gli occhi e far ‘svegliare’ la città di Caserta, assopita da un torpore generale sorda agli accadimenti che avvengono appunto in città, molto sfiduciata dalla politica attuale che in questa vicenda ha avuto certamente un ruolo e che sarà di nuovo chiamata in causa a breve.
Belvedere News vi aggiornerà nei prossimi giorni sulle vicende concernenti la (sperata) riapertura del centro.
Infine un ringraziamento personale ad Elvira Lardieri, special guest, aiuto fotografia personale che ha contribuito alla stesura di questo articolo.
Qualche scatto dell’incontro preceduto da una conferenza stampa sempre sulla stessa tematica con molti giornalisti presenti di alcune testate casertane, tra cui Il Mattino, VNEWS più altre emittenti provinciali che non stiamo qui a precisare.
Per color che volessero dare un contributo si può sottoscrivere e dffondere dal sito www.petizioni.com l’appello “Riapriamo il Centro Sociale ex Canapificio di Caserta”, che ha già raccolto migliaia di firme.
SIAMO TUTTE E TUTTI CENTRO SOCIALE EX CANAPIFICIO
I contatti sono i seguenti numero di rete mobile3661403238 facebook/twitter/instagram “Csa Ex canapifcio di Caserta” progettosprarcaserta@gmail.com.
Servillo e Mastandrea ‘catturati’ nel loro intervento





