Si è appena concluso il Convegno sulla Famiglia promosso dalla Diocesi di Caserta. Quello di quest’anno aveva il significativo titolo di “Famiglie e Giovani dai sogni alle opere”. Infatti, oltre i seguitissimi interventi di don Davide Abascià e don Giovanni De Ciantis si sono avuti gli interventi di Luciano e Monica Campagnolo, sposati da trentuno anni con un figlio di ventinove.
Monsignor Giovanni D’Alise, vescovo di Caserta, è stato presente in tutte le sessioni del convegno per dialogare con i sacerdoti, i diaconi, i religiosi e tutti i collaboratori delle varie parrocchie, ma anche e soprattutto per ascoltare le varie problematiche in cui si dibatte la famiglia del XXI secolo, tematiche che mettono a dura prova, in svariate occasioni, la tenuta stessa della famiglia. C’è stato pertanto un proficuo scambio di riflessioni, di pensieri alla luce dell’insegnamento di Cristo.
Tutti gli interventi hanno avuto al centro i giovani, perché questi sono il fulcro delle famiglie e perché sono loro a dover affrontare i problemi della società che si sta sviluppando.
Il vescovo di Caserta ha fatto proprio l’insegnamento dell’esortazione apostolica Amoris Laetitia dell’attuale papa Francesco Infatti, mons. Giovanni D’Alise ha affermato: “Con le famiglie e l’intera Chiesa, ci siamo poi posti in ascolto dei giovani. Li abbiamo ascoltati con vivo interesse e concreta partecipazione. Il grido delle coppie e dei nostri giovani hanno “rotto la nostra sordità” e, soprattutto, la nostra pervicace assuefazione. Qualcosa si smuoveva dentro di noi! Qualcosa si muove nella nostra comunità ecclesiale!”
L’appuntamento è al 2020, allorché alcune tematiche toccate nel corso del convegno di quest’anno saranno maggiormente sviluppate sempre nell’ottica dei giovani, perché questi di più altri hanno bisogno del continuo sostegno sia della Chiesa che delle famiglie.