Camorra, processo clan Piccolo. Chiesti tre secoli e mezzo di carcere

Sono 29 le richieste di condanna formulate nell’ambito della maxi inchiesta sul clan Piccolo-Letizia di Marcianise, detti anche Quaqquaroni e del clan amico Perreca di Recale.

Il PM della DDA di Napoli, dr. Luigi Landolfi, nella requisitoria tenutasi stamattina presso il Tribunale di Napoli ha chiesto: 14 anni per Fabio Buanno, 56 anni di Marcianise; 10 anni per Luigi Caterino, 69 anni di Casal di Principe; 12 anni per Francesco Antonio Celeste, 34 anni di Caserta; 10 anni per Maria Cristiano, 54 anni di Marcianise; 14 anni per Pietro De Lise, 48 anni di Portico di Caserta; 20 anni per Andrea Letizia, 43 anni di Marcianise; 20 anni per Antonio Letizia, 50 anni di Marcianise; 10 anni per Giuseppe Letizia, 28 anni di Marcianise; 10 anni per Primo Letizia, 35 anni di Marcianise, diventato collaboratore di giustizia; 14 anni per Michele Maietta, 36 anni di Marcianise; 20 anni per Antimo Mastroianni, 54 anni di Recale; 14 anni per Antonio Nacca, 39 anni di Marcianise; 1 anno per Felice Napolitano, 56 anni di Marcianise; 18 anni per Luigi Noia, 57 anni di Recale; 20 anni per Giovanni Perreca, 59 anni di Recale; 5 anni per Giuseppe Pettrone, 53 anni di Pignataro Maggiore; 20 anni per Achille Piccolo; 12 anni per Angelo Piccolo, 39 anni di Marcianise; 12 anni per Palma Bellopede Piccolo, 42 anni di Marcianise; 14 anni per Domenico Piccolo; 14 anni per Francesco Piccolo, 39 anni; 20 anni per Pasquale Piccolo, 59 anni di Marcianise detto Rockfeller; 14 anni per Salvatore Ricciardi, 36 anni di Marcianise; 5 anni per Mario Russo, 34 anni; 14 anni per Gennaro Scognamiglio, 63 anni di Portici; 14 anni per Salvatore Silvestre, 50 anni di Marcianise; 10 anni per Giovanni Timbone, 47 anni di Afragola; 14 anni per Vincenzo Timbone, 45 anni di Afragola.

Ventisei degli indagati sopra elencati, nel mese di ottobre 2019 avevano scelto di essere sottoposti al rito abbreviato. I difensori di alcuni imputati avevano avanzato riserva da sciogliere nell’udienza di metà novembre 2019. Tra queste posizioni, quella di Achille Piccolo, detenuto in regime di carcere duro, per cui il giudice Landolfi questa mattina ha chiesto 20 anni di reclusione. Si presume vogliano procedere con il rito ordinario, invece, Domenico ed Antimo Perreca dell’omonimo clan di Recale, che non risultano ancora destinatari di alcuna richiesta di condanna.

L’inchiesta partita nel mese di aprile 2019 con il conseguente arresto di 30 persone, aveva permesso di appurare la pericolosità dei Quaqquaroni, in netto contrasto con i rivali dei Belforte, detti anche Mazzacane. Sopratutto dopo la cattura di diversi esponenti di quest’ultimo clan che ne aveva messo alla luce l’indebolimento e la compromissione della egemonia sul territorio marcianisano e zone contigue. Inoltre, le attività investigative hanno permesso di appurare, negli anni successivi al 2005, tensioni interne al clan Piccolo e sopratutto tra le fazioni Piccolo e Letizia proprio in relazione al potenziale ricollocamento dei Quaqquaroni a leader assoluti.

Nelle centinaia di pagine dell’ordinanza di custodia cautelare viene fotografata la faida che ha provocato numerose vittime tra gli anni ’90 ed il 2009.

Nel corso degli anni i Quaqquaroni, alias riferito agli appartenenti al gruppo criminale composto dalle fazioni Piccolo e Letizia, evolvendosi, sono passati dalla fase prettamente armata a quella di camorra politica ed economica. Difatti agli indagati oltre ad essere accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, viene contestata anche l’illecita realizzazione e il controllo di attività economiche, il rilascio di appalti e servizi pubblici, il rilascio di concessioni e autorizzazioni amministrative, l’illecito condizionamento del diritto di voto, il conseguente reinvestimento degli introiti in attività imprenditoriali, immobiliari e finanziarie.

Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Franco Liguori, Fabio Della Corte, Domenico Enzo Ferraro, Massimo Trigari, Giuseppe Foglia, Giuseppe Stellato, Gaetano Laiso, Nicola Marino, Andrea Piccolo, Mirella Baldascino, Renato Jappelli ed Angelo Raucci.