di CARMINE ELISEO
SAN PRISCO – Tanti i curiosi che hanno voluto omaggiare gli amministratori comunali, guidati dal sindaco D. D’Angelo, i sacerdoti della Curia di Capua, guidati dal giovane sacerdote don Marco Pascarella della Parrocchia di S.S. M. di Costantinopoli, le autorità di Pubblica Sicurezza, guidate dal comandante dei Vigili Urbani Giuseppe Foniciello ed infine gli extracomunitari che nella città di San Prisco si sono integrati.
Uno spettacolo bellissimo, veder correre dietro un pallone tutti, mentre fuori, qualche sprovveduto nonché dilettante politico allo sbaraglio, insieme a qualche stratega locale, criticavano l’iniziativa. Quanti ricordi allo stadio “Caduti di Superga”, mentre al campo sportivo M. Ventrone, don Oreste Verazzo ospitava la prima squadra del Presidente Giovanni Casertano , la U.S. Garibaldini che nel 1989-90 partecipò al campionato di 3 categoria, mentre il CLUB NAPOLI San Prisco nel 1975 esordiva nello stesso campionato.
E le partite tra amministratori e dipendenti? Quello che non ha mai rinunciato a scendere in campo era l’ing. Francesco Zibella e il segretario della D.C. , da avversari, insieme agli amministratori socialisti, Giuseppe Tavoletta e Pompeo Fiorenzo Pietro, e i repubblicani Bartolomeo Merola e Francesco Sorbo, ai tempi del geometra Ludovico di Monaco.
Altri tempi, altri UOMINI, altri politici, dai quali in pochi hanno appreso alcuni valori fondamentali, Rispetto, Onestà, Trasparenza, e privilegio dei Rapporti Umani, su tutto e su tutti. Speriamo che questa partita sia servita a far rinsavire tanti galli che hanno la presunzione di saper amministrare San Prisco o che non hanno l’idea di cosa significa militare in un partito.
Eppure i dirigenti della DC, del PRI, del PSI , dell’MSI-DN ed infine del PCI, avrebbero dovuto tramandare alle giovani generazioni il valore della Pace e della Fraternità, e non gli insulti dei vari movimenti o gruppi, che ogni tanto appaiono sulle mura cittadine.
Un grazie all’arbitro Volpicelli ed alla sua terna, se lo svolgimento delle gare è avvenuto senza proteste ed incidenti, segno che lo spirito della contesa era pacifico . Alla fine della manifestazione, premi per tutti, ma la più felice è stata l’assessore agli Eventi, l’unica donna della giunta D’Angelo, Lina Abbate, che negli ultimi giorni, attaccata da più fronti, ha reagito da guerriera, affermando, a fine manifestazione:” Le ingiurie non mi scalfiscono, anzi mi danno la carica giusta per continuare in questa mia missione, ma attenzione, se questa volta vi ho perdonato, la prossima volta, darò incarico al mio legale per tutelare la mia dignità di Donna e di Amministratrice”.