Elon Mask in un post pubblicato su X (ex Twitter) ha affermato che gli USA dovrebbero lasciare l’alleanza atlantica, sostenendo che non ha più senso per l’America continuare a finanziare la difesa dell’Europa.
Una posizione già annunciata nel 2024
Le parole di Musk non giungono inaspettate. Il fondatore di SpaceX e di Tesla, già a marzo dello scorso anno, aveva espresso, sempre su X, il suo scetticismo sull’esistenza della NATO. Furono inequivocabili le sue parole: “mi sono sempre chiesto perché la NATO continui a esistere”. E, ancora: “il suo nemico e la sua ragion d’essere, il Patto di Varsavia, si sono dissolti”.
La rivolta della rete di X nel 2024
Il sistema di fact-checking della piattaforma aveva precisato che la NATO, esiste per “salvaguardare la libertà, il patrimonio comune e la civiltà dei suoi popoli”. Furono, quindi, gli stessi utenti di X a rimetterlo in riga.
L’impatto delle parole di Musk
Le affermazioni di Musk, apparentemente allineate con posizioni isolazioniste di una parte della politica americana, sono tornate in queste ore alla ribalta con maggior forza proprio in un momento molto delicato in cui l’Europa sta discutendo il riarmo e il sostegno all’Ucraina.
La minaccia su Starlink e l’affondo su Kiev
Musk non si è fermato alla NATO toccando un altro nervo scoperto del conflitto in Ucraina: il ruolo di Starlink. Il sistema satellitare di SpaceX rappresenta una componente cruciale per le comunicazioni militari di Kiev. A tal proposito ha affermato: “se lo disattivassi la loro prima linea crollerebbe”. Un modo, questo, per lasciare intendere quanto il sistema satellitare sia determinante per la resistenza ucraina.
Musk ha poi precisato di non avere alcuna intenzione di spegnere Starlink. Tuttavia, la sola possibilità che un’infrastruttura privata possa decidere le sorti del conflitto solleva forti interrogativi. L’influenza degli imprenditori della Silicon Valley nelle dinamiche geopolitiche globali risulta essere sempre più crescente.
Minaccia o semplice considerazione che sia, giunge in un momento delicato per l’Ucraina che ha già subito un duro colpo dopo lo stop alla condivisione delle informazioni di intelligence statunitensi. Questo passo ha reso più difficile la difesa del paese, mentre le forze russe avanzano su più fronti.
Gli effetti delle dichiarazioni di Musk
Le parole di Musk stanno già provocando reazioni a livello internazionale. Da un lato, il dibattito sul peso economico della NATO per gli Stati Uniti risulta essere un tema ricorrente, tanto che alcuni ambienti politici americani vorrebbero meno militari all’estero. Dall’altro, la minaccia di disattivare Starlink solleva il problema della dipendenza delle forze armate da infrastrutture private.
Per l’Ucraina, l’incertezza sulla stabilità di Starlink potrebbe costituire un ulteriore elemento di vulnerabilità. Per l’Europa, invece, le affermazioni di Musk rappresentano un monito: la necessità di investire in una propria capacità strategica e tecnologica per non essere ostaggio delle decisioni di singoli imprenditori, per quanto visionari possano essere.
Al momento, la Casa Bianca non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sulle affermazioni di Musk, ma è probabile che il suo intervento accenda un nuovo confronto sul futuro della NATO, sul ruolo degli Stati Uniti e sull’autonomia strategica dell’Europa.