Il Ministero dell’Interno ha disposto la sospensione per sei mesi dal servizio del dirigente comunale Franco Biondi. La decisione, notificata ieri 29 maggio, si inserisce nel contesto delle misure adottate dopo lo scioglimento del Comune di Caserta.
La sospensione del dirigente Biondi sarebbe stata adottata sulla base della relazione della commissione straordinaria di accesso, la stessa che aveva motivato lo scioglimento dell’ente. Biondi, figura storica della macchina amministrativa comunale, è ritenuto dal Viminale centrale nella gestione di settori strategici come la Cultura e il Personale.
Le valutazioni ministeriali hanno verosimilmente ritenuto che la sua permanenza in ruoli apicali potesse pregiudicare l’efficacia e l’autonomia dell’azione amministrativa. Da qui probabilmente la decisione di sospenderlo per sei mesi, con effetto immediato.
C’è da aspettarsi che le deleghe precedentemente affidate al dirigente Biondi saranno redistribuite ad figure apicali dell’ente. Di grande importanza la disponibilità del Ministero dell’Interno che ha manifestato la volontà di fornire personale qualificato per sostenere la fase di transizione.
Il dirigente non potrà tornare in servizio prima di metà settembre. Entro la fine di giugno potrà comunque presentare eventuali controdeduzioni. La misura si collocherebbe nel più ampio percorso di riorganizzazione dell’apparato amministrativo casertano, già al centro dell’attenzione del Viminale e della prefettura.