Nel cuore di Caserta, il rione Michelangelo, densamente abitato, si ritrova, sempre più spesso, sommerso da cumuli di immondizia. La situazione è insostenibile e potrebbe mettere a rischio la salute pubblica.
La spazzatura diventa paesaggio urbano
La situazione, oggettivamente di grave degrado ambientale, sta causando allarme e preoccupazione tra i residenti. Sacchi di immondizia giacciono da giorni sui marciapiedi e a ridosso della carreggiata. È un ammasso disordinato di rifiuti di ogni tipo abbandonati senza alcun criterio: umido, cartoni, plastica, indumenti e materiali vari.
Secondo quanto riferito da alcuni abitanti, la società preposta alla raccolta dei rifiuti non effettuerebbe il servizio regolarmente da diversi giorni. Le cause, al momento, non sarebbero note. A peggiorare il quadro contribuirebbe anche il fatto che i bidoni solitamente utilizzati per conferire i rifiuti – e da esporre a orari prestabiliti – sarebbero stati ritirati dalla società concessionaria. A oggi, però, non risultano riconsegnati.
L’assenza di contenitori adeguati costringerebbe così i cittadini ad abbandonare i sacchi a terra, esponendoli al sole, agli animali e allo sguardo di chiunque. “Quei bidoni, se fossero stati restituiti, avrebbero almeno potuto contenere o celare visivamente lo stillicidio di sacchetti accatastati” riferisce una signora di mezz’età che ha chiesto di restare anonima.
Il caldo esaspera la situazione e allarma i residenti
Con le temperature elevate di questi giorni, il rischio di esalazioni nocive e proliferazione batterica aumenta esponenzialmente. Lo stato dei luoghi, è tale che risulta inevitabile la presenza di insetti e di odori nauseabondi. La difficoltà di transitare a piedi lungo il marciapiede, ora invaso dai sacchi, aumenta i disagi.
Non è possibile nemmeno aprire le finestre: l’aria, con il passare dei giorni, è diventata irrespirabile. La salute dei bambini e delle persone fragili, soprattutto anziani, potrebbe essere compromessa. Il timore diffuso è che si possa arrivare a vere e proprie emergenze sanitarie, se la situazione non verrà affrontata tempestivamente.
Un disservizio che mina il decoro urbano
La mancata rimozione dei sacchi starebbe trasformando spazi pubblici in aree invivibili. Le responsabilità, a questo punto, andrebbero chiarite quanto prima. Sarebbe opportuno che, chi di dovere, dal Comune fornisse spiegazioni sul perché di tale disservizio e su quali misure s’intendono adottare per ristabilire condizioni dignitose.
Un’amara sensazione di déjà vu
A guardare queste immagini, molti cittadini avrebbero provato una spiacevole sensazione di ritorno al passato. L’attuale situazione ricorderebbe infatti, per modalità e impatto visivo, l’emergenza rifiuti che colpì Caserta e altre città campane tra il 2007 e il 2008. Anche allora i marciapiedi erano invasi da sacchi non raccolti, con effetti devastanti sul piano igienico e dell’immagine urbana.
L’auspicio, oggi, è che si tratti solo di una criticità momentanea e non l’inizio di una nuova emergenza strutturale. La cittadinanza, intanto, resta in attesa delle decisioni di chi dovrà intervenire per trovare una soluzione risolutiva.