Non basta la manutenzione se mancano il senso civico e i controlli delle istituzioni: il sottopasso ferroviario di Via Ferrarecce a Caserta, pur riqualificato di recente, è oggi nuovamente in condizioni pietose a causa di vandalismi, umidità e sporcizia.
Un’opera utile, lasciata all’incuria
Il sottopasso rappresenta, da anni, una risposta concreta ad un’esigenza di accessibilità: garantire ai pedoni il transito senza attendere il continuo passaggio dei treni. Da qualche giorno, però, appare irriconoscibile. Le pareti, deturpate da scritte, mostrano segni evidenti di umidità. Il senso generale è quello di un abbandono inaccettabile per un collegamento essenziale utilizzato fino a tarda sera dai cittadini.
Vandalismo e inciviltà
Non è stato il tempo a rovinare il sottopasso, ma l’inciviltà. Le scritte sui muri, l’abbandono di rifiuti e la scarsa cura sono il frutto del comportamento irresponsabile di alcuni frequentatori. È facile puntare il dito contro le istituzioni, ma in questo caso è giusto ricordare che la manutenzione è stata fatta. È mancata però una vigilanza costante e soprattutto una vera coscienza collettiva: il senso di appartenenza che spinge a rispettare ciò che è di tutti. Servono telecamere? Potrebbero essere utili come deterrente, ma occorrerebbe interrogarsi anche in merito ad un’educazione urbana che tarda a farsi strada.
Spazi da proteggere
Il sottopasso di Via Ferrarecce è ancora recuperabile. Basterebbero pochi interventi di pulizia, ripristino delle pareti e una campagna di sensibilizzazione per mantenerlo in uno stato decoroso, un’alleanza tra istituzioni e cittadini: un patto per la cura dei beni comuni.