Jane Goodall, celebre etologa e attivista, è morta a 91 anni in California, dove si trovava per partecipare a una serie di conferenze. La notizia è stata diffusa dalla fondazione che porta il suo nome, impegnata da decenni nella tutela degli scimpanzé e nella difesa degli ecosistemi.
La pioniera della ricerca sul campo
Goodall rivoluzionò l’etologia con le sue ricerche in Tanzania, iniziando negli anni Sessanta un lavoro pionieristico presso il Gombe Stream National Park. Le sue osservazioni dimostrarono per la prima volta che gli scimpanzé non solo utilizzano strumenti, ma sono capaci di costruirli. Una scoperta che cambiò radicalmente la percezione delle relazioni tra uomo e animali.
Una vita spesa per l’ambiente
Accanto alle ricerche scientifiche, Goodall si è battuta instancabilmente per la protezione dell’ambiente e per la conservazione delle specie minacciate. Con la creazione del Jane Goodall Institute e il programma educativo Roots & Shoots, ha coinvolto giovani e comunità in tutto il mondo, promuovendo un impegno concreto per un futuro sostenibile.
L’eredità morale e scientifica
Figura di riferimento mondiale, Jane Goodall lascia un’eredità che va oltre la scienza. Ha ispirato generazioni di ricercatori, ambientalisti e attivisti, mostrando come la conoscenza possa andare di pari passo con la compassione. La sua voce resterà un simbolo universale di speranza, dialogo e rispetto per tutte le forme di vita.