di Alessandro Fedele
CASERTA – Ieri sera, 16 giugno 2018, un’onda arcobaleno si è riversata sulle strade della città di Caserta. Una
bellissima manifestazione organizzata da Arcigay , alla quale ha partecipato anche il sindaco di caserta Carlo Marino, il sindaco Casal di Principe Reanto Natale, il segretario Provinciale della CGIL Camilla Bernabei, i GD Caserta rappresentato dal Consigliere Matteo Donisi, il movimento politico Potere Al Popolo, l’artista Tony Tammaro.
La manifestazione, partita da Piazza Vanvitelli alle 17:30, si è svolta con toni pacifici e con una massiccia partecipazione di persone: un grande carro, attrezzato di musica e animatori, con un seguito di 2mila parteciapnti – tra i quali anche molti genitori di ragazzi gay – anticipava la sfilata dei colori dell’arcobaleno che hanno portato in centro città balli, musica e tanto entusiasmo. Il senso, molto profondo della manifestazione, consisteva nel voler rivendicare i diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer e di coloro i quali sono ancora oppressi o discriminati per la propria identità sessuale.
Bernardo Diana, organizzatore del “Caserta Pride” e presidente di Acigay Caserta, si è espresso sottolineando l’obbiettivo della manifestazione: “già due anni fa siamo scesi in piazza per farci sentire. Oggi invece siamo scesi in piazza con un messaggio molto più forte, quello di farci notare “mettendoci la faccia”, cercando di far capire che siamo coppie come le altre e che tutte le coppie hanno diritto a manifestare il proprio amore”. 
La manifestazione, assolutamente pacifica, ha visto come percorso Piazza Vanvitelli, Via Alois, Corso Treiste, via Unità Italiana ed in fine Piazza Gramsci. Fa sapere poi l’Associazione Arcigay che prossimamente sarà a disposizione per le comunità omosessuali una struttura, ora bene pubblico, confiscato alla camorra e sito in Castel Volturno.
In tutti i Paesi le manifestazioni della Fierezza rappresentano – dice una nota stampa di Arcigay – un sodalizio nella lotta per i diritti: della comunità LGBT+, dei lavoratori, delle donne, dei disabili, dei senza fissa dimora, dei profughi, dei migranti. Qualsiasi disuguaglianza, negazione di diritti o condizione inumana, investe ogni persona in quanto essere umano.

