di GESUALDO NAPOLETANO
CARINOLA – La cooperativa Lilladis, che dal 2006 organizza viaggi d’istruzione – laboratori per tutte le scuole di ogni ordine e grado e visite guidate per turisti o gruppi ha allestito, con materiale di riciclo, all’interno di Palazzo Petrucci le mostre didattiche interattive il tema per il 2018/19 è RaccontiAmo ovvero raccontiAmoci “Inclusione, integrazione, bullismo” .
Le mostre rappresentate scenograficamente sono: “Natiki” di Nelson Mandela (la storia di Natiki, la Cenerentola africana, si svolge in un mondo che sembra lontano da noi, ma altrettanto attuale, facendo riferimento al momento storico in cui viviamo , come lo sbarco degli emigranti sulle nostre coste. Alla base di ogni racconto di vita infatti c’è qualcosa che accomuna tutta l’umanità: il desiderio di trovare l’amore e la felicità); “I bulli non mi fanno paura”, tratto da una storia vera (Col laboratorio sul bullismo si affrontano tematiche comuni a tutti i ragazzi come l’egocentrismo, la vigliaccheria ,il conformismo e l’omertà); “Cappuccetto Rosso” (chi è il lupo cattivo oggi ?).
Vengono trattati temi attuali, come il femminicidio, la violenza, la sopraffazione e il suadente invito a superare il fragile limite della legalità.
Moltissime le attività proposte dalla cooperativa Lilladis.
Durante i Laboratori di scrittura ogni ragazzo potrà mettere per iscritto l’esperienza personale, il proprio vissuto, rielaborando in modo soggettivo il contenuto del percorso interattivo. Opportunamente, sollecitato dalla guida Morena Ceraldi, ciascuno diventa poi protagonista del proprio scritto.
Il Museo – laboratorio della Civiltà Contadina, guidato da Antonella Andolfi nasce per omaggiare i nostri nonni e bisnonni, che al duro lavoro dei campi dedicarono fino a tarda età la loro vita. Il museo ricostruisce nei minimi particolari l’antica casa contadina di un tempo, con suppellettili ed ambientazioni. Un tuffo nel passato, inimmaginabile per le nuove generazioni che restano sorprese ma molto interessate a quello che viene loro raccontato e rappresentato con cura dalla guida. Vengono anche offerti assaggi di prodotti tipici locali e dell’antica cucina contadina. Possibilità d’ acquisto di alcuni prodotti locali.
Il Laboratorio di Tradizioni e Canti Popolari è finalizzato invece al recupero delle tradizioni del territorio attraverso il canto, le melodie e il ballo. I testi sono in dialetto, parlano dell’amore, della bellezza delle donne, del corteggiamento di una volta e di storie di simpatici personaggi legati agli antichi mestieri e al duro lavoro nei campi che accomuna le popolazioni del meridione e ne fanno un’unica identità. Il Canto diventa non solo mezzo di comunicazione, ma consapevolezza di se stesso del proprio corpo, ed esercizio fisico. L’esecuzione dei brani infatti, con la partecipazione di tutti , diventa non solo un momento ludico, ma anche capacità di lavorare in gruppo , interazione fra esperti, insegnanti ed alunni stessi; e taluni esponendosi davanti ad un pubblico in ascolto superano l’inibizione dettata da sentimenti leciti come la paura e l’imbarazzo.