di Redazione (A.F.)
CASERTA – Da adesso in poi è obbligo per chi “risiede” al cimitero (i cari defunti) pagare una tassa di 8 euro per le cappelle gentilizie, edicole funerarie e loculi. A pagarle saranno chiaramente i concessionari o i proprietari, ma nonostante il ricorso a questa decisione il Tar ha parlato chiaro: “l’attuale amministrazione non ha introdotto un nuovo contributo per l’uso di una parte di spazio cimiteriale.” “Pertanto – scrive il Tar Campania – non è configurata violazione alcuna dei principi dettati in materia di doppia imposizione, sulla retroattività o sulla violazione del principio di riserva di legge”.
Così ha scritto il Presidente del Tar, Salvatore Veneziano, il quale ha ritenuto non necessario il ricorso fatto dalle confraternite, rappresentate dall’avvocato Luigi Adinolfi, le quali avevano presentato ricorso contro il Comune di Caserta, a sua volta difeso da Tommaso Parisi, per ottenere l’annullamento della delibera della Giunta n.71/2014, rispettivamente alle tariffe per i loculi del cimitero.
Il ricorso è stato notificato solo ad aprile 2015 per una lunga serie di motivazioni. Le confraternite mettevano in dubbio che la Giunta Comunale avesse proceduto secondo quanto prescritto dalla legge. Sempre secondo le Confraternite era stata applicata la Tasi abusando della sua funzione, violando il principio della duplicazione e della retroattività.