CASERTA – Le Organizzazioni Sindacali, unitamente ai lavoratori, sono pronti a mobilitarsi e adire alle vie legali se entro la fine dell’anno non arriverà il nulla osta per lo sblocco del fondo finanziario che sostiene la legge Articolo 1, comma 246, della legge 27 dicembre 2017, n. 205. “Ai lavoratori del settore della produzione di materiale rotabile ferroviario che hanno prestato la loro attività nel sito produttivo, senza essere dotati degli equipaggiamenti di protezione adeguati all’esposizione alle polveri di amianto durante le operazioni di bonifica dell’amianto poste in essere mediante sostituzione del tetto, sono riconosciuti, nei limiti stabiliti dal presente comma, i benefici di cui all’articolo 13, comma 8, della legge 27 marzo 1992, nr. 257, per il periodo corrispondente alla medesima bonifica e per i dieci anni successivi al termine dei lavori di bonifica, a condizione della continuità del rapporto di lavoro in essere al momento delle suddette operazioni di bonifica”.

Sono circa 330 le domande presentate dai lavoratori della stabilimento TITAGARH FIREMA CASERTA, di cui 80 pensionabili già da diversi mesi, ma prigionieri di una lungaggine burocratica amministrativa. Chiediamo subito lo sblocco del fondo finanziario anche perché l’azienda attraversa una crisi produttiva e utilizza il contratto di solidarietà.
Una risposta immediata sui benefìci previdenziali per l’esposizione all’amianto ridurrebbe l’utilizzo del contratto di solidarietà, oltre a riconoscere un diritto sacrosanto ai lavoratori esposti per anni alle polveri di amianto che già sta registrando tra i dipendenti numerosi decessi e malattie per asbesto correlato.
Non attenderemo più…. Nonostante i molteplici incontri tenutosi con le Inps,sia a livello locale che a livello Nazionale che hanno permesso ai lavoratori coinvolti di avere la certificazione da parte dell’Inail e dell’nps dell’esposizione all’amianto purtroppo non hanno ancora ottenuto il nulla osta definitivo per andare in pensione anticipata, come prevede la legge.
«Non un beneficio – ma come ripetiamo ogni volta-, un diritto». Il nulla osta tarda ad arrivare e da quanto è emerso nei vari incontri Istituzionali, prima di procedere l’INPS pretende dal governo la copertura economica per tutte le 5.600 domande presentate a livello nazionale.
Per sbloccare questa inaccettabile situazione è opportuno che il Governo Nazionale garantisca nella legge finanziaria di fine anno le risorse necessarie e che la Conferenza dei Servizi prevista per il 9 dicembre c.a, costituita dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, dal Ministero del lavoro, dall’Inail e Inps, preveda un percorso amministrativo che abbrevia i tempi per deliberare le 80 domande di pensionamento pervenute dal territorio di Caserta e stabilisca un termine ultimo per esaminare tutte le domande presentate in modo da non penalizzare i lavoratori di Titagarh Firema Caserta che già da Marzo 2019 hanno acquisito il diritto.
Se dalla Conferenza dei Servizi non dovessero arrivare risposte positive per il riconoscimento previdenziale per i circa 80 lavoratori di TITAGARH FIREMA CASERTA che hanno già ottenuto la certificazione per l’esposizione all’amianto, CGIL – CISL – UIL e FIOM – FIM – UILM, unitamente alle RSU intraprenderanno qualsiasi azione, anche quella legale, per garantire il diritto acquisito dei lavoratori.