di GESUALDO NAPOLETANO
CASERTA – Un ulteriore passo in avanti per quanto riguarda l’accoglienza e l’integrazione delle persone più sfortunate è stato fatto questa mattina dalla città di Caserta. Quest’oggi è stata infatti inaugurata, in via Mondo, una struttura di accoglienza per i clochard.
L’apertura di suddetta casa d’accoglienza vede l’impegno, oltre che del Comune di Caserta con in prima fila l’Assessore Maddalena Corvino e il Sindaco Carlo Marino, della Caritas Diocesana di Caserta, dell’ Associazione Onlus “Il Sorriso di Padre Pio”, della Croce Rossa Italiana e dell’Associazione “L’Angelo degli ultimi”.
La “Casa del Sorriso di Don Giorgio Quici”, così come è stato denominato questo centro di accoglienza in ricordo dell’ex Direttore della Caritas di Caserta, sarà aperta nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì e accoglierà i clochard dalle ore 17 alle ore 19.30 offrendo loro la possibilità di lavarsi, di usufruire del bagno e di un pasto caldo.
“Salvini chiude i porti – ha dichiarato il Direttore della Caritas Diocesana di Caserta, Don Antonello Giannotti – e noi a Caserta apriamo ai senzatetto e a tutti coloro che hanno bisogno di aiuto!”.
Don Antonello ha poi voluto sottolineare l’importanza dell’accoglienza e dell’integrazione anche degli immigrati, in una nazione, l’Italia, in cui da ormai venti anni si sta mettendo in atto una vera e propria criminalizzazione dello straniero, sia da un punto di vista culturale che mediatico e legislativo.
“Caserta è una città accogliente, che ha deciso di mettere in piedi il progetto S.P.R.A.R. più grande d’Italia – ha continuato – Un progetto che non lavora solo sull’accoglienza ma anche sull’integrazione tra rifugiati e comunità italiane. Gli immigrati sono una risorsa culturale di natura antropologica e sono altresì una risorsa economica per la città. Ricordiamo infatti che essi costituiscono circa il 7% del popolo italiano e rappresentano l’11% del prodotto interno lordo”.
“Ciò che spaventa oggigiorno – ha concluso don Antonello Giannotti – è la mentalità di parecchie persone che non ritengono la vita umana un valore primario da rispettare e tutelare. E’ la cultura della scarto, sempre più dilagante in questi ultimi anni, che sta rendendo insensibili le persone. Ormai lo straniero è il capro espiatorio di tutti i problemi degli italiani. Negli ultimi anni questo pessimo e assolutamente non cristiano atteggiamento di non-accoglienza e attacco gratuito verso i nostri fratelli più svantaggiati ha raggiunto livelli allarmanti”.
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