CASERTA
Rapporto Osservasalute 2017, in Italia si muore meno solo dove si fa prevenzione, la Campania ha il tasso più alto di mortalità
CASERTA – Disuguaglianze sociali inaccettabili e vergognose per un paese civile, e un’Italia che viaggia a due velocità sul fronte della salute. Lo afferma il Codacons, commentando i risultati del Rapporto Osservasalute 2017 che attesta come nelle regioni del sud, specie in Campania, si registri un tasso di mortalità per tumori e malattie croniche superiore fino al 28% rispetto al Nord Italia. In Italia si muore meno per tumori e malattie croniche come il diabete e l’ipertensione, ma solo dove si fa prevenzione. Laddove questa funziona, la salute dei nostri connazionali se ne avvantaggia, come dimostra il calo del 20%, in 12 anni, dei tassi di mortalità precoce per queste cause. Ma al Sud si riduce l’aspettativa di vita, con la Campania fanalino di coda. Questa la fotografia scattata dalla XV^ edizione del Rapporto Osservasalute relativa al 2017, pubblicato dall’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane, che ha sede all’Università Cattolica di Roma. Secondo tale rapporto di oltre 600 pagine, “Le differenze a livello territoriale della mortalità precoce sono evidenti e non si sono colmate con il passare degli anni, anzi la distanza tra Nord e Mezzogiorno è aumentata“; “Nel 2015, la provincia autonoma di Trento ha presentato il valore più basso (195,6 per 10.000 abitanti), mentre la Campania quello più alto (297,3 per 10.000), con un tasso del 22% più alto di quello nazionale e del 14% circa più delle altre regioni del Mezzogiorno. La Campania, quindi, come per la speranza di vita, risulta distaccata dalle altre regioni”. Oltre a Trento, vantano la mortalità precoce più bassa l’Umbria (204,7 per 10.000), l’Emilia Romagna (205,8 per 10.000) e il Veneto (206,9 per 10.000). All’opposto, oltre alla Campania, troviamo la Sicilia (254,7 per 10.000) e la Sardegna (249,2 per 10.000). Il Lazio presenta un tasso abbastanza alto, pari a 245,3 per 10.000, più vicino al Sud che al Centro. Sempre secondo i dati diffusi dal Rapporto, al 2017, dai dati provvisori, la speranza di vita alla nascita è pari a 80,6 anni per gli uomini e 84,9 anni per le donne. Dal 2013 gli uomini hanno guadagnato 0,8 anni, mentre le donne 0,3 anni. Per entrambi i sessi è la provincia autonoma di Trento a godere della maggiore longevità (81,6 anni per lui e 86,3 anni per lei), mentre la Campania è la regione con la speranza di vita alla nascita più bassa (78,9 anni per gli uomini e 83,3 anni per le donne). “L’Italia non è in grado di garantire lo stesso livello sanitario a tutti i cittadini, e in questo la politica ha fallito miseramente creando disparità inaccettabili sul territorio” – ha affermato Carlo Rienzi Presidente del Codacons Nazionale – “Per questo proponiamo di ridurre in modo proporzionale la quota di tasse relativa al settore sanitario a quei cittadini che risiedono in Campania e nelle regioni del sud dove la mortalità per malattie come i tumori registra numeri superiori rispetto alla media nazionale”.