A guardarla così, con le sue buche a cratere e i marciapiedi sventrati, sembra davvero Bagdad dopo i bombardamenti. Dalle nostre parti, però, non c’è stata alcuna guerra in senso stretto, ma qualcosa di visibile e di acclarato. Menefreghismo diffuso, il volersi girare sempre e comunque dall’altra parte, incuria amministrativa e una manutenzione stradale pressoché inesistente sono le cause di questo disastro.
I cittadini lo dicono da tempo: il pericolo è per tutti, nessuno escluso. Lo ricordano le immagini scattate dalla nostra redazione questa mattina in Via Ricciardi e in Corso Trieste.
Strade: un pericolo per tutti i cittadini e per i veicoli
Appare chiaro che automobilisti, motociclisti e ciclisti debbano fare lo slalom tra voragini che si aprono improvvisamente nell’asfalto. Sul fronte segnalazioni, esse si susseguono da anni. Alcune buche sembrano essere state rattoppate, ma osservando meglio si nota il manto stradale che sta per cedere. E questo dopo pochi giorni se non dopo poche ore dalla riparazione. Questo è un degrado strutturale che conduce per mano Caserta verso la resa totale.
Marciapiedi ovunque come trappole
Percorrere i marciapiedi, è un avventura per anziani, bambini e persone con disabilità. Alcune mattonelle sono sollevate di diversi centimetri.
La natura violata
Le radici degli alberi, mai contenute, hanno deformato il lastricato in molti punti. E tutto questo avviene nel cuore della città, tra uffici pubblici, negozi e luoghi di rappresentanza.
Il silenzio è di origine istituzionale ed è sempre più rabbia e tra la gente.
La fiducia dei cittadini verso la politica è ormai ai minimi storici. A ogni passaggio in queste strade si ha la sensazione di essere soli contro il nemico dell’indifferenza e dell’approssimazione.
Chi amministra ora la città – o che dovrebbe farlo – tace. E intanto la città affonda sempre di più.
Ci piacerebbe conoscere la dinamica della destinazione dei fondi per la manutenzione urbana e se esista un piano, una visione e un dovere di cura per l’immediato futuro.
Nel frattempo, Caserta continua a mostrare il volto peggiore di sé proprio nei suoi luoghi più belli.
Il centro storico, invece di essere vetrina di bellezza e civiltà, è diventato un simbolo di sciatteria e pericolo.
Il nostro capoluogo di provincia, dunque, è proprio come Bagdad ai tempi della guerra del golfo con strade dissestate come se avessero subito dei veri e propri bombardamenti.
Sono poche le speranze che possano fare immaginare un futuro di riscatto: oggi il presente appare incerto e ricco d’incognite.