Sabato scorso si è tenuto ad Aversa l’evento “Rafah: Oltre il Muro”, organizzato dal Movimento 5 Stelle di Aversa e dal Network Giovani Campania, per accendere i riflettori sul genocidio in corso nella Striscia di Gaza e promuovere una riflessione collettiva sulla situazione palestinese. L’incontro, moderato da Emidio Oliva, ha visto la partecipazione dell’eurodeputato Danilo Della Valle e del deputato Dario Carotenuto, che hanno condiviso la loro recente esperienza nell’ambito di una missione umanitaria presso il Valico di Rafah, al confine tra Egitto e Gaza. Presenti anche il coordinatore provinciale del M5S di Caserta Giuseppe Buompane e la deputata Marianna Ricciardi, membro del comitato per le politiche giovanili del Movimento 5 Stelle, che hanno ribadito l’impegno del Movimento per il riconoscimento dello Stato di Palestina e per un immediato cessate il fuoco. Un momento particolarmente intenso è stato quello delle testimonianze: la scrittrice gazawi Hanan Azaiza e l’attivista Cecilia Parodi hanno raccontato, con grande forza e lucidità, la drammatica realtà vissuta dal popolo palestinese sotto i bombardamenti israeliani, denunciando il silenzio complice della comunità internazionale.
«Abbiamo voluto creare un momento di ascolto, riflessione e mobilitazione su quanto sta accadendo in Palestina – ha dichiarato il MEP Danilo Della Valle – a Gaza è in corso un genocidio in diretta, sotto gli occhi del mondo, e non possiamo restare in silenzio. Per questo, il 7 giugno, saremo alla in piazza per la Palestina, per continuare a far sentire la nostra voce e quella di chi chiede giustizia. Pretendiamo che questo Governo riconosca ufficialmente lo Stato di Palestina, così come stanno facendo diversi Paesi europei. È tempo che anche l’Italia sia dalla parte giusta della storia.»
«È stato un momento di confronto importante su un tema estremamente delicato – ha sottolineato Emidio Oliva – a Gaza è in corso un genocidio, e sentiamo la responsabilità di smuovere le coscienze e accendere i riflettori su quanto sta accadendo, affinché la comunità internazionale si attivi, a partire da noi. Come Network Giovani, continueremo a compulsare le istituzioni locali ad assumere una posizione netta per un cessate il fuoco: ognuno deve fare la propria parte per rompere il silenzio.»