di GESUALDO NAPOLETANO
ROMA – Due giorni fa, martedì 8 maggio 2018, presso la Camera dei Deputati – Aula dei Gruppi Parlamentari, si è tenuta a partire dalle ore 9.30 la conferenza stampa di presentazione del libro “Donne in Gioco 2.0 e Legalità” curato da Elena Luviso e Fiorenza Taricone, e prefato da Maria Elena Boschi, Elena Marinucci, Livia Turco e Mariapia Garavaglia.
Un evento internazionale e intergenerazionale che va a configurarsi all’interno del progetto iniziato nel marzo del 2016 grazie ad uno sforzo dell’Adecoc (Associazione diritti & culture, organizzare comunicando) per celebrare i 70 anni del voto delle donne.
Un libro, quello presentato alla platea dei presenti, che è divenuto intanto il primo gioco europeo sperimentale a carattere pedagogico non a scopo di lucro.
Donne, pari opportunità e legalità gli argomenti al centro della conferenza alla quale ha preso parte anche una delegazione di studenti del Liceo “Alessandro Manzoni” di Caserta accompagnati dal prof. Pasquale Maria Sansone. Un evento al quale i ragazzi della preside Adele Vairo non potevano certamente mancare dal momento che i valori quali rispetto della persona, lotta contro l’illegalità e pari opportunità costituiscono un vero e proprio modello da seguire e da coltivare giorno per giorno nell’istituto casertano.
Al tavolo della discussione sono intervenute moltissime personalità di alto profilo culturale, professionale e politico. Stiamo parlando della giurista informatica Elena Luviso, dell’On. Livia Turco (ex Ministro della Sanità, attualmente Presidente della Fondazione “Nilde Iotti”), della Sen. Mariapia Garavaglia (ex Sottosegretario di Stato e Ministro della Sanità), la Prof.ssa Franca Pinto Minerva (Psicopedagogista, docente universitario), la Sen. Cinzia Bonfrisco, il Prof. Paolo De Nardis (Docente di Sociologia – Sapienza), l’On. Roberta Agostini, la partigiana Luciana Romoli, la Dott.ssa Graziella Falconi (Fondazione “Nilde Iotti”), la Consigliera nazionale di parità Franca Bagni Cipriani, la conduttrice e attrice italiana Enrica Bonaccorti. A moderare il dibattito è stata la Prof.ssa Fiorenza Taricone (Docente universitario di Storia delle Dottrine Politiche).
Dopo le bellissime note dell’Inno di Mameli che hanno dato via all’evento e un’emozionante lettura di una poesia di Edda Billi, ad aprire il dibattito è stata Livia Turco che si è rivolta soprattutto ai giovani.
“Le persone che hanno lavorato per il libro Donne in Gioco 2.0 e Legalità, hanno pensato che i giovani meritino innanzitutto di avere accanto degli adulti autorevoli – ha detto Livia Turco – che sappiano ascoltare e tirare fuori le cose nuove di cui i giovani sono portatori. Essere degli adulti autorevoli significa dare l’esempio con la propria vita e proporre esempi di altre persone. La forza di questo libro per i giovani è la nuova modalità di comunicazione attraverso la quale sono stati riportati esempi di donne che hanno lasciato un segno nel nostro Paese. Viviamo in una società in cui la dimensione pubblica deve avere fino in fondo il valore della persona umana e credo che la grande lezione che noi dobbiamo trasmettere, soprattutto come donne, sia proprio il rispetto profondo della persona”.
E’ stata poi la volta della Sen. Cinzia Bonfrisco che rivolgendosi sempre ai giovani ha detto: “E’ proprio sul terreno dei giovani e sulle nuove generazioni che forse andremo a misurare molto presto la capacità della politica ancora di mettere al centro della propria azione i valori. Se la politica deve mantenere sempre di più al centro della propria azione il sistema dei valori c’è una parte considerevole di quei valori che noi dobbiamo sapere interpretare anche attraverso la lente dei sentimenti. Oggi dobbiamo assolutamente difendere non l’appartenenza politica ma queste istituzioni perchè, ancorché con i loro difetti, sono le uniche che abbiamo e che garantiscono la democrazia. Affinchè però ci sia tutto questo c’è bisogno della legalità”.
Non è mancata poi occasione di parlare dell’importanza del libro “Donne in Gioco 2.0 e Legalità” , ma soprattutto di come l’attuale politica non faccia gli interessi degli italiani ma solo ed esclusivamente quelli dei partiti, massacrando letteralmente quelli che soni i valori della nostra Carta Costituzionale. Ad affrontare l’attuale scenario politico italiano è stata la Sen. Garavaglia che non le ha mandate affatto a dire.
“Un gruppo di donne che hanno l’attitudine alla formazione, all’insegnamento, all’azione con le giovani generazioni – ha detto la Senatrice Mariapia Garavaglia – hanno inventato un lavoro didattico quale questo libro magico. Un libro che attraverso dei visi e attraverso le storie dietro quei visi racconta come si è partecipato a rendere questo Paese dalla distruzione alla costruzione, al successo dello sviluppo”.
“Questa nostra democrazia – ha continuato con determinazione la Garavaglia, soffermandosi sulla Costituzione Italiana – questo nostro Paese ci è stato donato anche a costo della vita di molti. Noi però non ci accorgiamo di nulla. Pensate come è facile andare a votare in Italia, eppure molti rinunciano alla propria dignità non andando a votare, mentre in altri Paesi si viene uccisi tanto che si è in coda ai seggi per votare. Abbiamo una vita facile che ci è stata preparata da più di cinquecento persone elette nel 1946 che hanno scritto la nostra Carta Costituzionale tra le quali c’erano ben ventuno donne”.
“Essere rappresentanti del popolo – ha concluso la Senatrice soffermando la sua attenzione sulla politica dei giorni nostri – è la dignità più elevata che esiste al mondo. Se penso però all’attuale situazione politica mi vien da piangere. La Costituzione Italiana è stata completamente disattesa! Le istituzioni sono lo scudo dei cittadini, i partiti possono interpretare una strategia, un futuro che in questi giorni onestamente non abbiamo visto perchè ognuno ha pensato di occupare la poltrona più alta del governo. C’è un articolo che nessuno mai vi farà leggere, l’Art. 67, il quale stabilisce che ogni eletto in Parlamento rappresenta senza vincoli di mandato il popolo italiano. Ci sono le attuali forze politiche che non hanno la minima idea di che cosa ha significato aver fatto questa Costituzione, che ritengono di cancellare questo articolo. Fanno bene! Perchè in questi giorni abbiamo capito che rispondono solo ai partiti e non agli italiani che li hanno eletti. Il Governo pensa solo a porre veti che sono la negazione della politica. La nostra Costituzione è invece completamente positiva, infatti essa dice cosa la Repubblica deve fare per rimuovere le difficoltà, per rimuovere gli ostacoli, per rendere tutti parimenti degni. Non possiamo permettere che le fazioni abbiano il sopravvento sull’unità”.
Al focoso intervento della Senatrice Garavaglia è succeduta la proiezione di un video ideato da Elena Luviso riguardante il progetto formativo ed educativo portato avanti dall’Adecoc, e soprattutto di un video-omaggio alle ventuno donne della Costituente che ricordiamo di seguito: Adele Bei; Bianca Bianchi; Laura Bianchini; Elisabetta Conci; Maria De Unterrichter Jervolino; Filomena Delli Castelli; Maria Federici; Nadia Gallico Spano; Angela Gotelli; Angela M. Guidi Cingolani; Leonilde Iotti; Teresa Mattei; Angelina Livia Merlin; Angiola Minella; Rita Montagnana Togliatti; Maria Nicotra Fiorini; Teresa Noce Longo; Ottavia Penna Buscemi; Elettra Pollastrini; M. Maddalena Rossi; Vittoria Titomanlio.
A prendere la parola è stata poi la Prof.ssa emerita di Pedagogia Franca Pinto Minerva che si è soffermata sul significato profondo della parola gioco.
“Il gioco è la metafora della vita in tutti i sensi, – ha spiegato la Prof.ssa Franca Pinto Minerva – perchè la vita nella sua evoluzione è un continuo processo in cui si alternano conflitti e realizzazioni. Il gioco ugualmente è artefatto e comprende pensosità, fantasia ma anche situazioni conflittuali che vengono mediate da un accordo tra le parti che è sempre però provvisorio. Il gioco, e ci tengo a sottolinearlo, non è solo la dimensione dell’infanzia ma della vita. Di fronte ad una società così fortemente defuturizzata come quella in cui viviamo tutto il processo di trasformazione, di emancipazione, di liberazione dell’affettività inizia nelle prime fasi della vita. Penso dunque che Donne in Gioco sono quelle donne che nel mettersi in gioco stanno ridando a quest’ultimo un significato politicamente oltre che culturalmente ed emotivamente strategico”.
La conferenza è poi proseguita con moltissimi altri interventi dai quali sono emersi degli spunti davvero molto interessanti. Si è parlato delle lotte dei partigiani, della capacità di rivolta contro le ingiustizie, della partecipazione politica delle donne, dei confini tra la legalità e l’illegalità, del principio di legalità.
Assente invece la Ministra Valeria Fedeli impegnata con le consultazioni, che però ha voluto ugualmente lasciare un suo messaggio alla platea dei presenti attraverso un video. Al centro del video l’Articolo 3 della Costituzione Italiana raccontato e commentato dalla Fedeli che ha sottolineato:”Il rispetto delle differenze è alla base della costruzione di una cittadinanza democratica”.
Insomma è stata una mattinata davvero interessante all’insegna della formazione e dell’educazione in nome di una Costituzione Italiana che quest’anno vede il settantenario della sua entrata in vigore (1948 – 2018).
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