Piacenza – Un altro colpo di scena nella Lega Pro stavolta nel girone A, dopo il Matera escluso nel girone C della Casertana (di cui abbiamo trattato l’argomento) ora tocca al Piacenza, una ‘nobile decaduta’ che nei suoi tempi d’oro ha lanciato in serie A e annoverava in formazione gente del calibro di Filippo Inzaghi, Pasquale Luiso, Massimiliano Taibi che hanno avuto brillanti carriere e chi più ne ha più ne metta anche giocatori importanti per la serie B…..ma andiamo con ordine, facciamo una breve ricostruzione degli ultimi giorni necessaria e obbligatoria.
La bomba Pro Piacenza dunque deflagra all’improvviso in tutta la sua potenza, inutile usare giri di parole, l’accaduto viene refertato e finisce dinanzi al Giudice sportivo, un precedente del genere non si era mai visto nel calcio italiano, senza essere offensivi neanche le partite all’oratorio finiscono venti a zero, giocate sette contro undici, ma continuiamo nella ricostruzione di questa ‘folle vicenda’.
Il Giudice sportivo federale che ha sede in piazzale Flaminio a Roma competente per materia e terrritorio al quale vengono devolute le controversie sportive, emette il verdetto “Esclusione del Pro Piacenza dal campionato di competenza” e sconfitta per 3-0 a tavolino. Così ha deciso il giudice sportivo della Lega Pro, Pasquale Marino in relazione alla gara ‘incriminata’ con gli emiliani scesi in campo col numero minimo di giocatori, otto, tutti under 18. Ma non è tutto, la Figc ha revocato l’affiliazione della società emiliana. A comunicarlo è la stessa Federazione nella seguente nota ufficiale che si riporta integralmente, “Preso atto delle gravi violazioni regolamentari verificatesi in occasione della gara Cuneo-Pro Piacenza, che si aggiungono alle numerose altre irregolarità documentate, tali – si legge – da far venire meno le condizioni minime previste dal sistema federale per la partecipazione al campionato di Serie C, il presidente della Figc Gabriele Gravina ha disposto la revoca dell’affiliazione della società Pro Piacenza”.
Di seguito le dichiarazioni del Presidente della Serie C Prof. Francesco Ghirelli “Oggi il giudice sportivo ha preso la decisione più corretta che potesse assumere – ha affermato il presidente – commentando la drastica misura presa nei confronti del Pro Piacenza. “Partiamo da un dato: non ci sarebbe stata questa giornata di vergogna se ci avessero dato ascolto, non doveva essere iscritta la società Pro Piacenza – ha aggiunto Ghirelli – non aveva una valida fideiussione. Stiamo lavorando per le riforme, ma per evitare queste situazioni non c’era la necessità di riforme. Il caso Matera, il caso Pro Piacenza non ci sarebbero stati se, in sede di iscrizione di campionato, chi governava la Federazione in quel momento avesse fatto rispettare le regole: fideiussione non valida significa esclusione dal campionato. Avevano successivamente la possibilità di rimediare e non lo hanno fatto. Sarebbe stato sufficiente delineare un iter chiaro per le sostituzioni, definendo sanzioni (che doveva essere l’esclusione come da noi richiesto) e tempi di scadenza che, se non rispettati, avrebbero portato in termini inequivocabili all’esclusione”.
Nelle ultime ore è arrivato anche il commento amareggiato di Carmine Palumbo, direttore generale del Pro Piacenza, che ha dichiarato senza mezzi termini: “Ce l’ho messa tutta, mi dispiace che sia andata così. Si vede che era giusto che finisse in questo modo”. Un epilogo drammatico che forse neanche nel miglior noir/giallo sarebbe stato tanto CLAMOROSO !!!!!!
“Dopo aver ricevuto l’incarico qualche giorno fa – spiega Palumbo – ho avuto troppo poco tempo a disposizione per poter fare qualcosa. Ci abbiamo provato. Certamente, se avessimo avuto ancora tempo a disposizione sono convinto che saremmo riusciti ad allestire una nuova formazione. Io mi assumo le mie responsabilità. Il ricorso contro la decisione? Impugnarla è una valutazione che spetta al presidente, ma, anche se fosse, passerebbe troppo tempo prima di una decisione”.
