LO SPECIALE. La finale del Memorial “Riccardo Di Donato”. L’intervista al Vescovo Piazza: “Lo sport è fonte di vita e di amicizia”

a cura di SALVATORE MANNILLO

CASANOVA DI CARINOLA – Si è tenuta lo scorso lunedì, presso il campetto di calcio a 5 di Casanova di Carinola, la finale del torneo di calcetto intitolato alla memoria di Riccardo Di Donato. La partita è stata l’evento conclusivo di una lunga manifestazione sportiva, che ha visto fronteggiarsi squadre di giovani del luogo, organizzata di concerto tra volenterosi ragazzi come Giovanni Palmese e l’Associazione che si occupa della manutenzione dell’impianto, “Sport è vita”.

La sorpresa della serata è stata l’inaspettata presenza del Vescovo di Sessa Aurunca, Mons. Orazio Francesco Piazza, a salutare i calciatori che si preparavano all’inizio della tenzone. Il Vescovo ha parlato agli atleti, accompagnato dagli emozionatissimi genitori di Riccardo, dell’importanza che anche un memorial di calcio può avere nel ricordare l’esempio di un giovane scomparso, il quale aveva fatto dell’attività sportiva una delle stelle polari della propria vita. Dopo il calcio d’inizio battuto simbolicamente a “tre” da mamma Katia, papà Roberto e Mons. Piazza, il curato ha rilasciato un’intervista in esclusiva ai nostri microfoni (in allegato a questo articolo).

Ma lo stupore dei presenti non è stato solo per la gradita presenza del Vescovo. Già da molto prima della piccola “cerimonia” di apertura qualcuno aveva potuto notare un giovane alto e di bella presenza, provato dallo sforzo fisico del riscaldamento e vestito con la divisa della squadra di Carinola. Era il famosissimo attore e showman Frank Matano, originario del capoluogo comunale, il quale aveva deciso di dare una mano ai suoi amici giocando con loro la finale. La presenza di Matano ha suscitato anche una particolare battuta del Vescovo: “Ti ho visto con la talare (riferendosi a Frank nel suo ultimo film “Tonno Spiaggiato”, dove interpreta un parroco ndr). Lo sai che ci stai bene? Pensaci.” L’altra squadra che si è contesa il gradino più alto era invece composta da ragazzi originari di S. Andrea del Pizzone.

La partita, al via alle 20.30, è stata molto combattuta e spettacolare, sebbene segnata da rispetto reciproco e adatto al contesto in cui le squadre si affrontavano. I due tempi sono stati scanditi da numerosi goal, dodici in totale, quattro per i carinolesi e otto per la squadra di S. Andrea, che si è dunque aggiudicata il torneo.

La cerimonia di premiazione è stata presentata dal sottoscritto, profondamente onorato. L’auspicio personale, espresso anche in sede, è che un domani il campo di Casanova possa essere oggetto di lavori di riqualificazione e che possa essere intitolato alla memoria di Riccardo Di Donato, che tante volte ha solcato quell’erbetta. Rassicurante è stato a tal proposito l’intervento della Vicesindaca Elisa Mazzucchi: “Faremo tutto il possibile perché la memoria di Riccardo si onori al meglio. L’obiettivo è provvedere ai lavori di riqualificazione, dopo si troverà sicuramente l’intesa per l’intitolazione.” I premi assegnati, oltre ai canonici primi tre posti (segnaliamo, tra l’altro, il bronzo alla squadra di Casanova capitanata dagli stessi organizzatori) hanno visto quello per il miglior portiere e il miglior capocannoniere, entrambi rispettivamente assegnati all’estremo difensore e al bomber della squadra vincitrice. Sono stati poi i fuochi d’artificio e i palloncini a suggellare e a chiudere in bellezza un riuscitissimo, anche quest’anno, memorial di calcio. Nella speranza che anche l’anno prossimo si stia insieme, si faccia fronte per ricordare.

Qui di seguito l’intervista rilasciata ai nostri microfoni da Mons. Orazio Francesco Piazza

Siamo giunti alla terza edizione del memorial dedicato al nostro amico Riccardo Di Donato. La presenza della Chiesa è stata importante durante tutto questo tempo e si attesta ancora oggi con la Sua vicinanza alla famiglia e agli amici.

Ho vissuto in prima persona l’esperienza difficile e drammatica della perdita di Riccardo. Allora ho voluto celebrare io stesso le Esequie e da quel giorno ho sposato la causa del ricordo per quei giovani che tragicamente hanno perduto la vita. Sono vicino alle loro famiglie, abbiamo costituito un gruppo. Questo Memorial per me ha un significato straordinariamente bello, che dei giovani continuino a tenere vita la vitalità di Riccardo, il quale amava molto lo sport. Un giovane ricordato dai giovani attraverso lo sport, che è fonte di vita e di amicizia.

Un agone sportivo può avere anche un significato importante per la lotta all’indifferenza, da qualcuno definita la “piaga della modernità”?

Certamente sì. Lo sport è aggregazione ed educa a valori importanti quali il sacrificio e il sudore per la meta da raggiungere. Questi valori oggi sono importanti per costruire coesione sociale e soprattutto per dare anche nel mondo giovanile quegli input necessari per costruire quelle reti di relazioni che oggi si stanno purtroppo sfrangiando.

E proprio la Diocesi di Sessa Aurunca è molto attiva nell’ambito sportivo

Cerchiamo di coniugare una collaborazione fattiva con gli organi sportivi, come il CSI, ad un’attenzione meticolosa, soprattutto nelle parrocchie, al mondo dello sport. Anch’io sono stato uno sportivo praticante e seguo molto lo sport. Seguo molto le squadre di calcio e ho sostenuto l’impegno per poterle qualificare anche all’interno dei nostri contesti sociali. La mia presenza qui stasera non è solo per onorare la memoria del giovane Riccardo, ma anche per esprimere vicinanza a quei giovani che praticano lo sport.