Maltrattamenti a disabili nel cunese: 12 operatori a processo per botte, umiliazioni e uso improprio di psicofarmaci

Percosse, umiliazioni, psicofarmaci impropri e coperture interne: accuse pesanti agli operatori del centro disabili di Cuneo.

Cuneo – Sono stati rinviati a giudizio dodici operatori del centro diurno per disabili gestito da una cooperativa sociale della frazione di Borgo Gesso, accusati di una serie di gravi maltrattamenti ai danni di 15 ospiti, alcuni dei quali minorenni, affetti da autismo e patologie psichiatriche.

Gli episodi, secondo l’accusa, si sarebbero verificati tra il 2014 e l’aprile 2019.

Tipologia dei comportamenti vessatori

Aggressioni fisiche: un infermiere avrebbe colpito un ragazzo con una scarpa al volto, altri avrebbero inflitto percosse e legature punitive.

Umiliazioni: la psicologa della struttura è accusata di aver sottoposto alcuni utenti a umiliazioni fisiche o psicologiche.

Gestione inappropriata della cura: utilizzo non clinicamente giustificato di psicofarmaci, “abbandono” nelle cosiddette relax room per periodi prolungati, talvolta lasciando i pazienti in condizioni degradanti.

Imposizioni gerarchiche interne: secondo l’accusa, la direzione avrebbe consigliato al personale di evitare segni visibili di violenza, per non allarmare i familiari.

Vittime e parti civili

Le 15 vittime, tutte affette da forme di autismo e disturbi psichiatrici, tra cui alcuni minorenni, sono assistite nel procedimento come parti civili. La vicenda riguarda, dunque, una fascia particolarmente vulnerabile della comunità.  Questa circostanza sta suscitando indignazione e polemiche sull’adeguatezza della vigilanza delle strutture che accolgono persone con disabilità.

Accuse e reati contestati

I dodici imputati – infermieri, OSS, educatori, psicologi, la direttrice e la coordinatrice – devono rispondere di reati quali maltrattamenti, lesioni, abuso di mezzi di correzione, somministrazioni pericolose e abbandono di persone incapaci.

Prossime fasi

Il procedimento formale partirà con l’udienza preliminare fissata per il prossimo 16 dicembre presso il Tribunale di Cuneo. Il pubblico ministero, come segnalato da La Stampa, sostiene che nessuna giustificazione clinica avrebbe potuto sostenere le azioni contestate.