Un tragico bilancio
Sono almeno cinquanta le vittime accertate delle inondazioni che nelle ultime ore hanno colpito il Texas. Quindici di loro sono bambini. Il bilancio è ancora provvisorio, ma appare già gravissimo. Solo nella contea di Kerr, le autorità locali hanno contato 43 morti. E i numeri, purtroppo, potrebbero aumentare con il passare delle ore.
Vittime innocenti
Nel caos di queste ore, è emersa una vicenda particolarmente drammatica: quella di un campo estivo femminile, travolto dall’improvvisa piena del fiume Guadalupe. Le ricerche delle bambine disperse sono ancora in corso. Le squadre di soccorso, supportate da volontari, unità cinofile e droni, lavorano in condizioni estreme, tra fango, detriti e strade cancellate dall’acqua.
Le dichiarazioni del governatore del Texas e l’aiuto di Trump
Il governatore del Texas ha dichiarato lo stato di calamità, mentre il presidente Donald Trump ha assicurato “il pieno impegno del governo federale” per sostenere le operazioni di soccorso e avviare la ricostruzione.
“Il popolo texano non sarà lasciato solo”, ha dichiarato in un breve comunicato alla stampa.
La cronaca del disastro
La forza dell’acqua è stata tale da trascinare via automobili, capannoni industriali, perfino piccole abitazioni, come testimoniano le immagini aeree che stanno facendo il giro del mondo. L’impressione è quella di una ferita aperta nella carne viva del territorio, con danni incalcolabili alle infrastrutture, alle reti elettriche e alle vite delle persone.
Ma accanto alla cronaca del disastro, torna con forza una riflessione che non può più essere elusa: che rapporto abbiamo costruito, noi esseri umani, con l’ambiente che ci circonda? Quanta parte di questa violenza della natura è risposta a un’aggressione costante, silenziosa ma devastante, che l’uomo ha portato avanti per decenni?
Il cambiamento climatico non è più un tema da convegno o da scontro ideologico. Non è solo cronaca, ma realtà quotidiana. L’acqua caduta a fiume è la stessa acqua che è stata negata ed ora è arrivata tutta insieme travolgendo ogni cosa. La natura è offesa, e sembra restituire con durezza il peso delle ferite subite.
Nel dolore per le vittime e nella speranza di salvare ancora vite, questa tragedia ci obbliga a uno sguardo lungo e anche a un nuovo senso di responsabilità.