NAPOLI – C’è una linea di partenza che non segna solo l’inizio di una gara, ma anche la possibilità concreta di un nuovo inizio. È quella tracciata dal progetto “We Run Again”, l’iniziativa sociale promossa da Napoli Running che vedrà alcuni detenuti della Casa Circondariale “Pasquale Mandato” di Secondigliano protagonisti della Coelmo Napoli City Half Marathon 2026, in programma domenica 22 febbraio. Il progetto è stato presentato lunedì 15 dicembre proprio all’interno dell’istituto penitenziario di Secondigliano, in un clima di partecipazione e condivisione che ha unito istituzioni, organizzatori, Polizia Penitenziaria ed educatori. Al centro, un’idea tanto semplice quanto potente: usare lo sport, e in particolare la corsa, come strumento educativo e di reintegrazione sociale. “We Run Again” coinvolgerà detenuti che usufruiscono del regime di semilibertà, già impegnati in attività lavorative esterne, offrendo loro programmi di allenamento strutturati e personalizzati in vista della partecipazione alla mezza maratona, alle staffette X2 e alla Family Run&Friends. L’obiettivo è far scendere in strada almeno dieci detenuti nella gara principale e altrettanti nelle staffette, mentre per le detenute è prevista una partecipazione dal forte valore simbolico: correre insieme ai propri familiari nella manifestazione non competitiva del sabato. Un percorso che va ben oltre l’aspetto sportivo. La corsa diventa disciplina quotidiana, obiettivo condiviso, spazio di responsabilità e motivazione. “La nostra istituzione è per sua natura chiusa – ha spiegato il direttore della Casa Circondariale di Secondigliano, Gianfranco Marcello – ma il nostro compito è aprirla alla città. Qui non conta vincere, conta partecipare, crescere, imparare che c’è posto per tutti. Con questo progetto offriamo una possibilità reale”. Dello stesso avviso Carlo Capalbo, presidente di Napoli Running, che ha sottolineato come la Coelmo Napoli City Half Marathon, pur essendo una delle gare più veloci e prestigiose d’Italia, abbia da sempre una forte vocazione sociale. “Accanto ai grandi campioni – ha dichiarato – c’è il risultato di ogni runner. Dare ai detenuti un obiettivo, un traguardo da pianificare e raggiungere, significa trasformare lo sport in luce, speranza e cambiamento”. Il progetto gode del patrocinio di Sport e Salute, che ha ribadito il valore dell’iniziativa all’interno di un percorso nazionale di inclusione attraverso lo sport. “We Run Again non è solo un nome – ha spiegato Francesca Merenda, coordinatrice regionale Campania – ma un messaggio potente di ripartenza, perfettamente in linea con Napoli Capitale Europea dello Sport 2026”. La Coelmo Napoli City Half Marathon 2026 sarà la fase pilota di un progetto che punta a diventare strutturale e replicabile in altri contesti italiani. Un lavoro di squadra che mette insieme istituzioni, mondo sportivo e comunità, dimostrando come lo sport possa davvero abbattere muri invisibili e costruire integrazione. Perché, a volte, correre significa molto più che tagliare un traguardo: significa rimettersi in cammino.