Terra dei Fuochi: nuovo decreto sui rifiuti

Il provvedimento rappresenta una vera e propria stretta sui rifiuti. È stato approvato dal Senato con 91 voti favorevoli e 55 contrari. Nasce così per la Terra dei Fuochi un nuovo Dipartimento per il Sud e la figura del Commissario unico per la bonifica.

Nuove norme e sanzioni più dure

Il decreto introduce modifiche al Codice dell’Ambiente, creando tre livelli di reato per l’abbandono dei rifiuti: da contravvenzioni a delitti nei casi più gravi. Chi abbandona rifiuti usando un veicolo rischia la sospensione della patente, il fermo amministrativo e sanzioni più alte. Sono previste anche misure severe come l’arresto in flagranza differita per traffico illecito di rifiuti o disastri ambientali.
Le imprese responsabili potranno subire sospensioni di autorizzazioni e l’esclusione dall’albo dei gestori ambientali.

Un Commissario per la bonifica

Il provvedimento istituisce un Commissario unico con poteri straordinari per rimuovere e smaltire rifiuti abbandonati e bonificare i siti contaminati.  Il Commissario potrà rivalersi economicamente sui responsabili delle condotte illecite per recuperare i costi degli interventi. L’area interessata copre oltre 1.000 chilometri quadrati tra le province di Napoli e Caserta, territorio simbolo dell’emergenza rifiuti. Per il 2025 stanziati 15 milioni di euro.

Dipartimento per il Sud e fondi dedicati

Il decreto istituisce un nuovo Dipartimento per il Sud presso la Presidenza del Consiglio, al posto della Struttura di missione ZES.
Il Dipartimento avrà compiti di indirizzo e coordinamento delle politiche strategiche nell’area meridionale.
Per il 2025 stanziati circa 782 mila euro; dal 2026 previsti oltre 7,8 milioni l’anno.

Criticità e dubbi

Le opposizioni contestano l’uso della fiducia e la rapidità dell’iter, ritenuti un limite al dibattito parlamentare. Alcuni osservatori inoltre segnalano che senza nuovi impianti e strumenti di gestione dei rifiuti, l’inasprimento delle pene potrebbe non bastare.
Resta centrale il tema dell’attuazione: controlli, vigilanza e risorse saranno determinanti per tradurre la legge in risultati concreti sul territorio.