di SANDRO IMPARATO
A “Santo Stefano Proto Martire” la tradizione pirotecnica dell’incendio del campanile non poteva assolutamente mancare ed infatti la mezzanotte tra lunedì e martedì è stata illuminata dai fuochi artistici commissionati dalla parrocchia, che ha adempito pienamente alle richieste riportate nella lettera del vescovo rivolta ai parroci. La parrocchia di Saiano ha infatti utilizzato i fuochi artificiali solo per questo bel momento, unico in queste serate di festa.
Il pomeriggio di lunedì è stato anche un momento di gratificazione per la comunità tuorese, encomiata da S.E. Mons. Vescovo D’Alise, riconoscente del rispetto che tutta la comunità ha avuto per quella famosa lettera.
Ritornando agli artifici, l’incendio del campanile cela una storia molto più antica di quanto si possa pensare. Per molti anni è stata chiusa nel cassetto e solo negli ultimi quattro anni il campanile è ritornato ad illuminarsi di fiamme.
Le foto pubblicate di seguito e sulla pagina Facebook di Belvedere News narrano meglio di uno scritto quanto il pubblico ha potuto ammirare.