“Rione Acquaviva a Caserta vive , ormai, una situazione di degrado e di isolamento sociale e il Commissario Prefettizio Maria Grazia Nicolo’ non solo continua a non riceverci , ma ci fa rispondere in modo sbrigativo riducendo l’intera situazione alla mancanza di fondi per sopperire alle esigenze piu’ semplici del quartiere”. Questo l’appello lanciato dal Comitato Rionale Acquaviva, di cui sono Presidente Antonio Rea e Vice Presidente Antonio Rossi. Da tempo il Comitato chiede una riqualificazione di questa zona di Caserta che tarda a venire ed ora piu’ che mai la situazione è diventata critica per la vivibilità delle persone che vi abitano. ” Nei giorni scorsi- spiega Antonio Rea- abbiamo incontrato il Dirigente Marcello Iovino al quale abbiamo inutilmente prospettato la grave situazione sociale e ambientale che attanaglia Rione Acquaviva”. A parte le ” solite cose ” , come il civico n.100, che rischia di crollare sui passanti da un momento all’altro,e l’asfalto delle strade del quartiere, che sembrano sprofondare negli abissi del sottosuolo, a parte i venditori abusivi e la chiusura degli esercizi commerciali, Antonio Rea e Antonio Rossi hanno prospettato al Dirigente Iovino la mancanza di manutenzione degli alberi in Rione Acquaviva . ” Nel Rione-dicono-gli alberi non vengono potati dal settore manutenzione verde del COmune al punto che la gente non riesce ad aprire le finestre delle proprie abitazioni poichè i rami incolti e folti bloccano ogni accesso”. Mancanza di sicurezza e di igiene all’interno del Rione dove, peraltro, sono spesso avvistati ratti che fuggono da un marciapiede all’altro . ” I ratti- spiegano Rea e Rossi- sono allocati nei tombini che il Comune non provvede a ripulire creando, in tal modo, vere e proprie fonti di infezioni pronte ad esplodere alle prime piogge”. Dinanzi alle richieste del Comitato Rionale Acquaviva , il Dirigente Iovino ha laconicamente risposto: “Mi spiace ma il Comune non ha i soldi per risolvere le problematiche lamentate dagli abitanti di Rione Acquaviva”. ” Ma cosa significa tutto questo?-replica Antonio Rea-I cittadini di Rione Acquaviva sono contribuenti che hanno diritto agli essenziali servizi pubblici”. La proposta del Comitato Rionale Acquaviva è l’utilizzazione da parte del Comune dei dipendenti del Centro Manutenzione organo comunale , che, non si capisce per quale ragione, non viene impiegato dall’amministrazione. “Il Centro di Manutenzione-continua Antonio Rea- è costituito da operai che i cittadini casertani pagano con gli esosi tributi a cui sono sottoposti”. E conclude: ” Allora perchè non impiegarli almeno nella potatura e nella sanificazione di Rione Acquaviva? Perchè Marcello Iovino dice che non ci sono soldi?”.