Nuova Gazzetta di Caserta del 30.11.2015. Ing.Giuseppe Florino: all’incontro con Mauro Felicori richieste di intervento su cose che poco hanno a che fare con la promozione del territorio

Il Direttore della Reggia, Mauro Felicori, ha incontrato , lo scorso venerdi’, le associazioni casertane nell’ambito del Convegno “Palazzo Reale e Territorio. Quale Futuro?” organizzato dall’Issr San Pietro di Caserta guidato da Don Nicola Lombardi. L’incontro non ha soddisfatto molti presenti perchè alle proposte e ai programmi manageriali e innovativi del Direttore non ha fatto da contraltare altrettanta progettualità da parte delle associazioni. “Abbiamo assistito – ha commentato l’Ing .Giuseppe Florino- ad un alternarsi di interventi con richieste di intervento su cose che poco hanno a che fare con la promozione del territorio., Ciascun esponente delle associazioni parlava di cose su cui il direttore non può intervenire, in quanto di competenza del comune e non del Ministero dei beni culturali”. A tal fine , bisogna ricordare che all’incontro non ha partecipato alcune rappresentante dell’Amministrazione Comunale. ” E’ necessario stendere un velo pietoso sulle opinioni e sulle idee senza sostanza riferite alla valorizzazione di Piazza Carlo III- continua Giuseppe Florino- , fatto salvo l’intervento di un ingegnere circa l’ ‘inappropriato stile della stazione, che io ho denunciato in altre occasioni”. E continua : ” Bene per me l’intervento di Don Battista Marello che, anche se facendo riferimento solo a cose in possesso dell’ente ecclesiastico, ha comunque aperto un varco sul turismo. Non intendo commentare in alcun modo gli interventi politici. Apprezzo l’intervento dell’arch. Raffaele Cutillo, il quale sposa in pieno la mia personale opinione sul territorio, ovvero inutile chiedere a Felicori, cose su cui dovrebbe lavorare il comune”. E da qui l’impietosa critica di Giuseppe Florino nei confronti dei vari interventi. ” Nessuno – dice- ha menzionato l’apertura del cancello di Via Maria Cristina di Savoia, unico vero intervento che prevede un intervento del CdA della Reggia di Caserta, in una eventuale cordata fra le associazioni e il Comune “. ” In conclusione- continua- noto che molti vogliono gettare l’acqua al proprio mulino, poca coesione, tutti che chiedono di fare rete, ma nessuno degli interventi era orientato nel creare veramente questa fantomatica rete, siamo cani sciolti. Progetti e idee “come diceva Cutillo” si buttano, ma credo che se non chiudiamo in un cassetto i falsi idealismi e la retorica, camouflage perfetto dell’arrivismo della singole associazioni, vi assicuro che non andremo da nessuna parte”. ” La Reggia- precisa- fa parte di un sistema Turismo. Intorno ad essa ruotano 3 grossi pianeti, cultura, artigianato e tradizioni. Poi sono presenti tanti satelliti su cui lavorare, San Leucio, Casertavecchia, Carditello, così via”. E conclude : ” Nessuno poi che abbia menzionato un piano di valorizzazione, da chiedere alla Regione, che preveda mezzi elettrici per entrare nella reggia da piazza Carlo III, installazione di Smart Bench, hotspot WiFi gratuiti e Totem per la prenotazione di navette e ricerca informazioni. Insomma questo incontro per me, ripeto opinione personale, ha dato modo da evidenziare ancor più le divisioni sul territorio. Ho preferito osservare da lontano e dico, speriamo bene”.