Nel Museo Reggia di Caserta mancherebbe un inventario dei beni allocati all’interno del Palazzo e il bilancio per il 2014 presentato dal Polo Museale di Napoli non sarebbe attendibile. Questo è quanto ci viene riferito da fondate indiscrezioni e questi sono solo alcuni degli scogli contro cui deve scontrarsi il nuovo Direttore Mauro Felicori, attualmente , di fatto, lasciato solo alla guida del Palazzo piu’ bello del mondo . Nei mesi scorsi, su segnalazione di Lucia Ranucci, Commissario Ept Caserta, noi avevamo già lanciato l’allarme circa la incomprensibile e prolungata chiusura del Teatro di Corte e del Museo dell’Opera. Ma, procediamo, con ordine. Nei giorni scorsi il Direttore Mauro Felicori ha incontrato le associazioni e l’intera cittadinanza di Caserta. E, mentre il Direttore parlava di applicare alla città il Modello Barcellona, trasformando Caserta e la sua Reggia in una delle città con il maggior flusso turistico al mondo, si prendeva atto che nessuno dei rappresentanti del Comune partecipava all’incontro. Come, del resto, a parte Francesco Apperti, candidato Sindaco per Speranza per Caserta alle amministrative 2016, nessuno dei precedenti amministratori della città, che pure della Reggia Vanvitelliana hanno fatto il loro cavallo di battaglia, era presente. Come dire, in questo momento, le elezioni sono ancora lontane e la Reggia puo’ anche aspettare. Come dire la strada verso il Modello Barcellona è un ‘utopia che si scontra con l’opportunismo della politica casertana. Mauro Felicori è , comunque, un comunicatore a cui piace interfacciarsi con la cittadinanza ai fini di una condivisione delle scelte relative al territorio. A Bologna , dove era Dirigente del Palazzo D’Accursio, l’attuale Direttore della Reggia di Caserta ogni due mesi incontrava la stampa e la cittadinanza per comunicare lo svolgimento delle attività intraprese. Ma Caserta è un ‘altra cosa. E la Reggia di Caserta vive enormi problemi strutturali, logistici e organizzativi. Con la riforma del Ministro Franceschini la Reggia di Caserta è stata inserita tra i 20 principali Musei Italiani e Mauro Felicori ne è stato nominato Direttore con una procedura di selezione internazionale. Ma , in realtà, la istituzione del Museo è stata avversata dalla stessa Soprintendenza che si è vista togliere una bella fetta di potere sul territorio. Si pensi al sistema degli appalti e degli affidi diretti che , con la riforma Franceschini, sono stati affidati direttamente a Mauro Felicori in base al principio dell’autonomia del Museo. La Reggia di Caserta , pero’, in questo momento , deve superare numerose criticità. Il Museo, innanzi tutto, non ha una sede, nè tantomeno ha degli uffici propri. E, ancora, non ha un proprio personale. Non risulta, infatti, chiara la separazione tra il personale del Museo e il personale della Soprintendenza. In questo momento, al fianco di Mauro Felicori vi è solo una Funzionaria. A cooperare con il Direttore i componenti del CdA della Reggia, ovvero il Direttore del Polo Museale della Campania, Luca Molinari, Francesca Quadri e Paolo Crisostomi. Vi è poi il Comitato Scientifico costituito da Cesare De Seta , Pierluigi Leone De Castris , Carla Benocci e Rosalba Iodice. Infine il Collegio dei Revisori dei Conti composto da Loredana Turano, Antonio Cerbo,Antonio De Pari, Angela Benitende , Paolo Esposito. Di fatto , il Museo non è ancora operativo anche se sembra che il Mibact abbia stanziato già i primi fondi per procedere all’inizio delle attività e pare che si stia attivando anche il Tesoriere del Museo, la Banca Popolare di Bari.Il Museo presenterà nel 2016 il primo bilancio ma, intanto, si dice che il bilancio 2014 , presentato dal Polo Museale di Napoli, non sia attendibile e che manchino gli inventari dei beni allocati all’interno del sito vanvitelliano. Ma non è tutto. Mentre Mauro Felicori parla di creare all’interno del Palazzo un albergo di lusso oppure un ostello per giovani , in realtà a tutt’oggi nessun imprenditore privato si sarebbe fatto avanti per sponsorizzare l’iniziativa. Per noi il Modello Barcellona sarebbe un sogno, ma il problema rimane quel Modello Caserta che proprio non si riesce a cancellare.