Area ex Macrico : lo spettro della bellezza di Caserta. Una novella Carditello, che nel silenzio della folta vegetazione, chiede di risorgere dal suo degrado. Questa la sensazione che stamattina ha accompagnato i partecipanti al sopralluogo convocato da Gianpiero Zinzi , Presidente della III Commissione Speciale Terra dei Fuochi, Bonifiche ed Ecomafie , nella proprieta’ dell’ Idsc al quale hanno partecipato Istituzioni, Associazioni e privati cittadini.
Un vero e proprio percorso nella citta’ fantasma alle spalle del Monumento ai Caduti . 350mila metri quadrati dismessi dalle Forze Armate in uno stato di abbandono totale dove erbacce e steppaglie si intrecciano nascondendo resti di un mondo scomparso : dai giardini, che hanno fatto la storia della citta’ di Caserta. ai depositi militari, dagli alloggi degli ufficiali alla chiesa , per arrivare all’edificio nel quale e’ divampato l’incendio lo scorso 7 febbraio. Una sorta di ” Casa di Hansel e Gretel ” immersa dalla vegetazione incolta , quella stessa vegetazione che ha reso difficile e lenta l’operazione di spegnimento da parte dei Vigili del Fuoco.
Tra le steppaglie e le erbacce individuiamo anche esemplari pregiati di vegetazione come piante di Arauncaria . A Caserta vi sono esemplari simili solo nel Giardino Inglese della Reggia Vanvitelliana.
L’ultima volta l’area ex Macrico e’ stata aperta al pubblico nel 2007 con il Sindaco Nicodemo Petteruti. La proprieta’ Idsc ha sempre provveduto al pagamento dei tributi e alla bonifica dell’area ma in quanto a manutenzione il livello e’ quasi zero. Del resto e’ molto difficile , oltre che oneroso, mantenere a spese di un privato una area di simili dimensioni dove le erbacce e le piante pregiate fungono da barriera tra capannoni e strutture abitative fatiscenti.
In prossimita’ del cancello alle spalle del Monumento ai Caduti, sparsi sul terreno cocci di bottiglie lanciate dall’esterno da vandali: baby gang, ubriachi , nomadi, espressioni di un popolo senza radici e senza cura, come l’area ex Macrico , paradiso di Caserta bello e perduto.
Questa era la stima dell’esistente edificato in area MACRICO – Magazzino Centrale Ricambi Mezzi Corazzati :
Fabbricati aperti in metallo : 19.000 mq (110.000 mc)
Fabbricati chiusi in metallo: 27.000 mq (113.000 mc)
Fabbricati aperti in muratura: 133 mq (488 mc)
Fabbricati chiusi in muratura: 32.600 mq (229.000 mc)
Fabbricati aperti misti (muro-lamiera): 500 mq (2500 mc)
Fabbricati chiusi misti (muro-lamiera): 6500 mq (43700 mc).
Oggi di tutto questo non c’e’ piu’ niente . Ladri ignoti , nel corso degli anni, sono riusciti, nonostante la chiusura , ad accedere nell’area deprivandola di tutto. ” E’ stato sottratto persino un distributore di lavaggio degli automezzi ” dice Giancarlo Cianciola dell’Idsc. A quanto pare l’ingresso alla area ex Macrico avverrebbe dal lato della ex Caserma Sacchi, nel borgo di Falciano. Una situazione di illegalita’ e di degrado nel cuore della citta’, che tutti hanno sempre conosciuto . Ma mai si e’ trovata una soluzione finalizzata a favorire la citta’ di Caserta.
Il Consiglio Comunale di Caserta con delibera del giorno 11.4.2014 attribui’ all’area la destinazione F2. Va detto, inoltre, che l’Amministrazione Del Gaudio aveva sollecitato , di concerto con il Cira di Capua , la realizzazione nell’ex Macrico di un Parco Aerospaziale, progetto di cui attualmente si e’ ritornato a parlare.
” Il Parco Aerospaziale – osserva Giancarlo Cianciola- non e’ una proposta di cui l’Idsc e’ stato messo al corrente. E’ una idea come tante . Ma niente di piu’ “.
Alla fine del percorso i cancelli del Macrico si richiudono : ritorniamo nel caos cittadino . Alle nostre spalle , il futuro di Caserta attende ,nel degrado ,risposte.