ATTENZIONE AL VIRUS CRYPTOLOCKER

A cura di Giovanni Raimondo. ATTENZIONE AL VIRUS CRYPTOLOCKER
Il virus Cryptoloker è un virus molto pericoloso che entra quanto apri un e-mail oppure un link con mittenti vari che sono Enti, Istituzioni ecc, che una volta aperta, il virus entra infettando il sistema , criptando tutti i dati presenti all’interno del dispositivo. Questo virus cripta i dati presenti, limitando l’accesso al dispositivo, chiedendo un riscatto di 500 euro per rimuovere la limitazione. La polizia postale ha pubblicato dei consigli per aggirare questo virus:
1) Non seguire link o aprire i file “sospetti”
2) Cestinare le e-mail sospette
3) Procedere ad un costante aggiornamento del proprio antivirus
4) Effettuare con scadenza ravvicinata il backup dei dati presenti nel proprio supporto informatico al fine di evitare la perdita degli stessi.
La fortuna è che i sistemi antivirus sono in grado di risolvere il virus ed un antidoto da utilizzare per prevenire il virus è il VirusTotal, applicazione gratuita che permette l’individuazione di virus , trojan, worm e tutti i tipi di malware che significa in italiano “codice maligno”. Altri anti-viurs da poter scaricare sono HitmanPro KichStart, HitmanPro.Alert e CryptoPrevent. Inoltre la polizia postale avverte che non bisogna cedere al ricatto come molte persone hanno fatto, circa il 3% stimato, perchè non si sa se verranno restituiti i file. Altri suggerimenti dati dalla polizia postale riguarda l’estensione del file cioè come riconoscere il virus Cryptoloker in questo caso. L’estensione del file del virus è “exe”, ma comunemente può apparire una finta estensione in “pdf” o “.doc” e per scoprire l’inganno bisogna abilitare l’estensione che vi dirà l’estensione totale del file che può essere “pdf.exe”. In questo caso la vera estensione è l’ultima indicata, quindi è consigliabile staccare la spina o batteria del pc, scollegarlo dalla rete ed altre periferiche,chiamare il tecnico e se il problema non si risolve , rivolgersi alla polizia postale che però non vi darà la certezza di rintracciare i criminali informatici per via della modalità di pagamento che si tramuta in moneta virtuale, esprimibile con un numero a 8 cifre decimali.