Il Liceo “Federico Quercia” di Diamante Marotta entra a gamba tesa nelle dinamiche e nelle problematiche
del bullismo e del cyberbullismo con una “ due giorni” di lavori incentrati sul tema nei quali gli studenti
sono stati protagonisti attivi. Lunedì 5 e martedì 6 maggio 2025, infatti, nel plesso centrale di via Gemma, si
è svolto il progetto “ Non Voglio Essere un Bullo! Diamo valore alle Differenze”, strutturato in una serie di
attività finalizzate alla prevenzione del bullismo e del cyberbullismo ed articolato in dibattiti e workshop di
orientamento al lavoro, di educazione alla diversità ed alla consapevolezza digitale.
Referenti dlinoel progetto le Proff. Francesca Moschetti – Referente Bullismo e Cyberbullismo- e Giovanna Paolino – Funzione Strumentale Area 5 Rapporti con gli Enti e con il Territorio-.
A supportare le Docenti, per la parte tecnico – informatica, il Sig. Roberto Amoroso, Tecnico Amministrativo, e l’intero personale ATA coordinato dalla DSGA Maddalena Di Bernardo.
“ Abbiamo fortemente voluto questa iniziativa- ha dichiarato il Dirigente Scolastico Diamante Marotta– per
formare i nostri giovani ad una maggiore consapevolezza dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, per
sensibilizzarli alla lotta contro tutte le discriminazioni, per analizzare la piaga sociale del bullismo e del
cyberbullismo. Il nostro obiettivo è quello di informare i giovani sull’importanza del rispetto del prossimo in
tutti gli ambiti di vita quotidiana”.
La “ due giorni antibullismo” è stata aperta dai saluti istituzionali del Prof. Pasquale Delle Curti, Primo
Collaboratore Vicario. “Abbiamo deciso di coinvolgere gli studenti in una attività di formazione e di
orientamento incentrata sull’educazione al rispetto e sull’educazione civica per contrastare la
trasmissione, anche involontaria, di comportamenti violenti e devianti ai minori.
Ma procediamo con ordine. Lunedì 5 Maggio 2025, a partire dalle ore 8.45. nell’Aula Magna del Liceo “
Quercia”, si è tenuta una giornata di formazione gratuita rivolta agli studenti ed organizzata dal MOIGE .–
Movimento Italiano Genitori contro il Bullismo ed il Cyberbullismo. Destinatari della formazione sono stati
tutti gli studenti delle CLASSI TERZE del “ Quercia”. Un vero e proprio workshop finalizzato a promuovere lo
sviluppo di competenze digitali nei ragazzi attraverso un’app educativa progettata per contrastare gli
episodi di bullismo e di cyberbullismo, grazie anche ad un servizio di assistenza e ad un centro mobile
itinerante. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto LVB, realizzato da Vodafone Italia. L’app
consente anche di ottenere certificati utili per il Curriculum Vitae ed offre opportunità di formazione e di
orientamento al lavoro. A guidare gli studenti nell’utilizzo della app e nell’ottenimento delle certificazioni,
sono stati Giuseppe Teodorico e Maria Vittoria Pica, operatori del MOIGE.
Martedì 6 Maggio 2025, invece, sempre nell’Aula Magna del “ Quercia”, a partire dalle ore 10.00, è stato
presentato il saggio “Da Eglantyne Jebb al processo al bullo” dell’Avvocato Anna Di Mauro Consigliera di
Parità Supplente della Provincia di Caserta. Relatrici dell’evento sono state Anna Di Mauro e l’Avv. Maria
Rosaria Lembo, Presidente dell’ Unione Nazionale Camere Minorili. Folta ed interessata alla tematica la
platea composta dagli studenti delle classi 4A. – 4B- 4C- – 4G- 2N,veri protagonisti della mattinata, che
sono stati coinvolti in attività di reading ed in discussioni coinvolgenti. Sono intervenuti gli studenti –
Antonio Sibona e Domenico Patriciello – 2N- , che hanno fornito una descrizione accurata del bullismo e
delle sue caratteristiche psico-sociali; l’attività di reading è stata svolta dagli studenti Carmen Tartaglione –
4C-, Mario De Simone e Naomi Fulco – 4G-. Il coordinamento dei numerosi interventi degli studenti è stato
curato dall’allievo Raffaele Iavarone 4 A- Rappresentante degli Studenti in seno al Consiglio d’Istituto. Una
mattinata caratterizzata dal dibattito e dal confronto, a volte acceso, che le due brillanti relatrici hanno
avuto il merito di suscitare nei giovani del “ Quercia”, i quali hanno potuto esprimere le loro opinioni
anche attraverso la tecnica comunicativa del gioco dei ruoli -role playng game-. La chiusura delle attività è
stata sancita da una sola frase, gridata dai presenti come una sola voce, ovvero “ Non voglio essere un
bullo!”: in nome della democrazia, della legalità, della civiltà.