di GIOVANNA PAOLINO
” Non e’ possibile pensare a Caserta come citta’ turistica e lasciare in stato di degrado all’ingresso della citta’, come anticamera della Reggia Vanvitelliana, l’ex Canapificio struttura completamente degradata utilizzata dai Centri Sociali per gli Immigrati. Non e’ possibile presentarsi ai turisti, ormai migliaia, che arrivano in citta’ con un biglietto da visita sgualcito e stinto che non esprime alcuna visione sociale, solidale, economica e turistica”.
Con queste parole il Dott. Domenico Bovienzo , Agronomo, vera e propria anima del Progetto Canapa Sativa.
” L’obiettivo di questo progetto -spiega Bovienzo – e’ convertire la filiera campana del tabacco in filiera della canapa. Una sorta di ritorno al passato ma con lo sguardo fisso al futuro, visto che parliamo di una delle zone maggiormente votate in passato alla coltivazione di questa pianta. Terra di Lavoro, regione storica dell’Italia Meridionale oggi compresa tra Campania, Lazio e Molise, era stata infatti fino agli anni ’50 il comparto agricolo a più intensa coltivazione di canapa in Italia”.

” La canapa – continua- rappresenta una eccellenza del nostro territorio. È chiaro che non si parla più della vecchia canapa, lasciata a macerare nei lagni, ma della nuova canapa, un prodotto che oggi può essere trattato con l’impiego di tecnologie che, con il minimo sforzo, esaltano sia la redditività che la qualità. La Campania, ed è un grave ritardo cui porre rimedio, è l’ultima Regione che ha accesso un dibattito sul ritorno della canapa sativa, pur essendo stata la capitale della canapa nel Belpaese”.
In questo contesto si va a collocare il degradato ex Canapificio, ormai quartier generale dei Migranti in cerca di Patria e di lavoro.
” A mio avviso la sola promozione del Palazzo Reale – afferma il Dott. Bovienzo – non basta a riqualificare la Reggia stessa e la citta’ di Caserta.In realta’ intorno alla Reggia non si muove proprio niente e questo stato di cose perdurera’ se non si prende in modo definitivo l’iniziativa di spostare gli extracomunitari dall’ex Canapificio”.
” Sarebbe molto piu’ efficace – continua- spostare gli extracomunitari al Galoppatoio di San Nicola La Strada e riqualificare l’ex Canapificio trasformandolo in sito preposto alla produzione della canapa nel quale coinvolgere a fini lavorativi anche gli stessi migranti”.

Sono ben 7 i progetti del Comune di Caserta ammessi ai finanziamenti della Regione Campania per la progettazione di opere e infrastrutture – Fondo di Rotazione, finanziato a valere sulle risorse del POC Campania 2014/2020. In particolare, l’Amministrazione Comunale ha ottenuto fondi per circa 4 milioni di euro per la progettazione di una serie di importanti opere previste in città in diversi ambiti : tra questi il Sistema Reggia Piazza Carlo III, con i progetti di riqualificazione urbana.
L’ amministrazione Carlo Marino ha aperto definitivamente le porte alla realizzazione del progetto proposto dalla Associazione ” Canapa Sativa” di Caserta per la riqualificazione di Piazza Carlo III e dell’ex Canapificio , attualmente occupato dagli immigrati, che, avrebbero dovuti essere delocalizzati a San Nicola La Strada area Galoppatoio – ex Casermette, al fine di consentire un recupero della struttura e delle connesse attivita’ economiche legate alla produzione della canapa.
Un lavoro lungo e certosino, dunque, che aveva portato nel gennaio 2017 dall ‘accordo istituzionale voluto da Carlo Marino all’approvazione del finanziamento per questa importante svolta urbanistica, economica e sociale della citta’ di Caserta
” Si tratta – aveva detto il Sindaco Carlo Marino – di un progetto di assoluta priorita’ anche perche’ i benefici che ne dovessero derivare ricadrebbero non solo sul territorio cittadino ma anche su tutto il Sistema della Citta’ Continua , intesa sul tracciato storico della via Appia”.
Eppure da oltre un anno gli immigrati continuano a rimanere nell’ex Canapificio.

“L’ex Canapificio – spiega Domenico Bovienzo – puo’ occupare 600 unita’ di lavoro : si tratta di un ‘area che puo’ essere utilizzata come vetrina permanente con showroom dei prodotti della canapa per un iniziale brand Caserta nella filiera canapa”.
Domenico Bovienzo e’ la vera e propria anima del Progetto Canapa Sativa.
” Con la Canapa- dice – e’ possibile produrre farina olio ,birra ; essa puo’ essere usata anche nella bioedilizia , nella cosmesi , nella farmaceutica “.
La riqualificazione di Piazza Carlo III finalizzata a promuovere anche il ritorno ad una coltura della canapa orientata ad un mercato in continuo sviluppo ha avuto come suo nucleo originario la costituzione circa un anno e mezzo fa la costituzione di una Cabina di Regia – Patto con la Citta’ di Caserta per la definizione degli assetti progettuali da dare al Complesso Piazza Carlo III – Reggia di Caserta.
Questi i componenti della Cabina di Regia : Comune di Caserta – Demanio – RFI – RFI Sistemi Urbani – Soprintendenza per i Beni AA.SS- Comune di Casagiove- Ministero della Difesa- Ministero dei Beni Culturali – Regione Campania – Provincia di Caserta -Universita’ di Caserta- Reggia di Caserta.
” Il Sindaco Carlo Marino ha accolto con entusiasmo la nostra proposta di una cabina di regia – spiega Bovienzo – I lavori della Cabina di Regia hanno consentito di semplificare e di velocizzare lo scambio di informazioni finalizzate alla condivisione della strategia unica da perseguire per la valorizzazione delle aree stesse”.
” I finanziamenti regionali – conclude Domenico Bovienzo – consentono non solo di salvaguardare e di valorizzare il canapificio di Piazza Carlo III nel senso gia’ attivato in sede dei lavori della cabina di regia , ma anche di potere individuare volumi destinati alla formazione dei giovani ed aree che possano essere destinate alla coltivazione della canapa”.
L’immobile ex Canapificio , situato in Viale Ellittico, e’ di proprieta’ della Regione Campania, che nel gennaio 2018 ha intimato lo sfratto al Comitato Centro Sociale che gestisce il progetto ministeriale Sprar per l’accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo.
Alla base della decisione il progetto di valorizzazione dei beni di proprietà regionale che dovranno essere destinati alla tutela ed alla valorizzazione della cultura della canapa. La Regione, inoltre, aveva individuato anche situazioni di pericolo legate a modifiche della struttura apportate senza autorizzazione e che non consentono il protrarsi dell’occupazione dell’immobile da parte dello storico Centro Sociale casertano.
Va ricordato che il 28 febbraio 2018, nella Tenuta Centro Studi San Domenico, alla presenza del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, e’ stato costituito l’ OSSERVATORIO della CANAPA.
” L’Osservatorio – spiega Domenico Bovienzo – rappresenta la prima pietra miliare per la filiera canapa “.
Promotori dell’ Osservatorio la Fondazione ADAstra, l’ UCI,e il Consorzio canapa in collaborazione con l’Assoc.Campania Sativa .
“La coltivazione della canapa sativa Canna – afferma – potrebbe garantire 10mila posti di lavoro in Italia e generare un giro di affari di 1,4 miliardi. Si tratta di una prospettiva che va attentamente valutata per avviare un progetto sperimentale di filiera italiana al 100 per cento che unisce l’agricoltura all’industria “.
“L’Osservatorio della Canapa – continua – potrebbe aprire in provincia di Caserta potenzialità enormi se si dovesse autorizzare l’estensione della produzione nelle serre abbandonate o dismesse a causa della crisi nell’ortofloricoltura”.
” Fino ad oggi , tuttavia , – conclude Bovienzo – e’ tutto rimasto come prima . Non voglio pensare che l’interessamento della Regione alla vicenda canapa ed ex Canapificio sia stato solo un fuoco di paglia acceso dalla campagna elettorale del 4 marzo “.