“Corri per dire NO alla violenza sulle donne”

Domenica 14 al via l’ottava edizione -Testimonial l’ultramaratoneta Santillo

Domenica 14, a Napoli, non sarà soltanto una corsa: sarà un passo condiviso verso un futuro in cui nessuna donna debba più correre per sfuggire alla paura, ma solo per raggiungere i propri sogni.

Napoli si prepara a correre con il cuore e con la voce. Domenica 14, alle prime ore del mattino, il quartiere Vicaria accoglierà centinaia di partecipanti per la gara “Corri per dire NO alla violenza sulle donne”, un appuntamento che va oltre lo sport e che ogni anno si trasforma in un forte gesto collettivo contro una delle piaghe più dolorose e silenziose della società. Allo Stadio Albricci, dove si raduneranno atleti, famiglie e associazioni, l’atmosfera promette di essere densa di emozione, colore e impegno civile. Presentata nell’accogliente sala del Poggio l’ottava edizione della gara podistica, che si snoderà per dieci chilometri nelle strade del quartiere, è stata svelata anche la medaglia celebrativa dell’evento. «Non una semplice gara, ma un atto pubblico di responsabilità – ha dichiarato il patron e presidente Alfonso Iavarone (Nuova Europa Sport e Cultura) –. Ogni pettorale, ogni passo e ogni striscione ricordano che la violenza di genere non è un fatto privato, ma una ferita aperta della società.» Alla presentazione erano presenti tantissime donne di ogni età e un nutrito gruppo di atlete che parteciperanno con un fiocco rosso al petto. «Partecipare alla gara significa prendere posizione – sono le parole di Annamaria Capasso –. La violenza sulle donne non è un’emergenza passeggera, è una ferita che attraversa ogni comunità, e per questo tutti dobbiamo sentirci chiamati in causa. Noi donne runner lo sappiamo bene: ogni volta che allacciamo le scarpe portiamo con noi una storia, una forza, una rivendicazione. Questa iniziativa non è solo sport, è un messaggio potente, un “no” gridato insieme. Ogni passo che faremo domenica 14 sarà un passo verso una società più giusta e libera dalla paura.» La gara podistica mette in palio il Trofeo A.S.C., l’ente di promozione che egida la manifestazione, destinato alla società vincente. Per la parte logistica, Domenico Vettone ha ricordato che la gara competitiva prenderà il via alle otto in punto, dopo il rito dell’alzabandiera accompagnato dalle note dell’Inno di Mameli. I 500 e oltre atleti in gara usciranno dalla porta maratona dell’Albricci per affrontare l’intero percorso. Non mancheranno i servizi necessari a garantire un evento anche di qualità tecnica. Il programma completo è consultabile presso la segreteria Camelot Sport. L’ultramaratoneta Vincenzo Santillo, che correrà la distanza e sarà il testimonial dell’ottava edizione, ha sottolineato: «Attraverso il linguaggio universale dello sport, la gara promuove una cultura del rispetto, dell’inclusione e della tutela dei diritti, affermando con forza che ogni donna ha il diritto di sentirsi libera, protetta e pienamente riconosciuta nella propria dignità