di Marco Natale
(Ministro straordinario della santa comunione – Docente di religione)
In questo passo del Vangelo l’evangelista Marco ci presenta Gesù, in compagnia dei suoi discepoli mentre è in viaggio. Egli sta attraversando la Galilea. Si ma perché e soprattutto per andare dove? Egli sa benissimo che si deve recare a Gerusalemme, luogo nel quale, per nostro amore, andrà incontro alla morte. Sa che “deve essere consegnato nelle mani degli uomini per essere ucciso. Vuole fare questo viaggio “in segreto”. Non sarà stato assolutamente semplice trovare il modo e la forma, meno dolorosa, per informare i suoi “amici” più stretti. Deve farsi coraggio. Mentre pensa a come uscire da questa situazione dolorosa, i discepoli pensano ai fatti loro. Gesù li sente discutere, forse anche in maniera piuttosto animata. Si ma di cosa? Essi si stanno chiedendo: “Chi tra di noi, sarà il primo”?Stanno ragionando secondo una logica prettamente umana. Gesù li lascia fare. Vuole comprendere, anche se non subito, fino a dove vogliono arrivare. Giunti a Cafarnao, in maniera molto esplicita chiede loro: Di cosa stavate discutendo per la strada?Ai discepoli manca il coraggio. Non sanno rispondere, restano in completo silenzio. Con una pazienza davvero unica e allo stesso tempo ammirabile, è lo stesso Gesù a compiere un gesto grazie al quale anticiperà la loro risposta. Egli si siede e immediatamente dice loro: “Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti”.L’azione di Gesù, non si conclude, continua. Egli vuole che il suo messaggio arrivi davvero nella profondità dei loro cuori. Prende un bambino, simbolo della purezza, lo pone in mezzo a loro, come segno di condivisione, e lo abbraccia. Da buon maestro, in questo preciso momento, ci vuole dire semplicemente che due sono le cose che ci permetteranno di diventare cristiani autentici: essere ultimi per diventare primi, diventare come bambini per raggiungere la purezza di cuore. Egli da noi non vuole gesti eroici ma semplicemente l’amore reciproco verso il nostro prossimo. Vuole che impariamo ad amare nello stesso modo nel quale Lui ci ha amati, solo allora potremo entrare nel suo Regno di amore, pace e giustizia. In questo Regno troveremo il posto che ha preparato per ciascuno di noi.