Genny Coccia, esperto calcio: Marek Hamsik, e il suo addio dal terreno di gioco

Ieri in Slovacchia è andato in scena l'addio al calcio di Marek Hamsik. L'idolo dei tifosi napoletani, subito dopo Maradona, ha annunciato il suo ritiro dal calcio. Per celebrare questa decisione c'è stata la partita d'addio con tanti suoi ex colleghi. Ed è stata emozione allo stato puro, sopratutto con i suoi compagni di sempre, quelli del Napoli.

La redazione di Belvedere News accoglie il pensiero dell’esperto di calcio Genny Coccia che ha voluto dedicare parole affettuose all’ex capitano del Napoli Marek Hamsik:

“arrivò a Napoli, la squadra che l’ha acquistato dal Brescia, appena ventenne con un alone di scetticismo.  I tifosi napoletani, dopo il ritorno in serie A che seguì a tre anni di purgatorio tra serie C e serie B, auspicavamo ad acquisti più altisonanti. Ma, nel giro di pochi mesi tutti si ricredettero su di lui.

Un campione, probabilmente un fuoriclasse

Avevano capito di avere di fronte un futuro campione, e così fu, perché Marekiaro, si impose al grande pubblico internazionale in pochissimi anni. Un calciatore che ha sfiorato di poco la categoria dei fuoriclasse, è stato in quel filo sottile che divide il campione dal fuoriclasse. Calciatore straordinario che giocava allo stesso modo sia con il piede sinistro che con quello destro.

Fu amore a prima vista

Lo scugnizzo dell’ ’87 è entrato nei cuori dei partenopei fin da subito e per ben sei anni è stato il capitano di tutti i partenopei. Leader silenzioso si è integrato molto presto nel tessuto della città, partenopea, diventando napoletano a tutti gli effetti. Ha vissuto Napoli tutti i giorni come se fosse un semplice cittadino. Ed ha accettando il modo di vivere nella città del sole con felicità, adottandone la cultura come se fosse stata sempre sua. Per farla breve un napoletano nato per caso in Slovacchia.

Le sue origini slovacche si sono fuse con quelle napoletane

I suoi figli sono nati e cresciuti a Napoli. Dopo dodici anni è andato via per andare a giocare in Cina. Nel corso degli anni ha rifiutato le squadre del nord tra cui Inter, Juve, Milan e poi il Chelsea. Ufficialmente ha sempre dichiarato che voleva provare un’avventura nuova, ma a Napoli nessuno c’ha creduto. Andò via, invece, perché probabilmente non avvertiva la fiducia di Carlo Ancelotti, il tecnico che nel 2019 allenava il Napoli.

Un giocatore eccezionale

Oltre che con Mazzarri il suo apice l’ha raggiunto con Maurizio Sarri, il quale stravedeva per Marek. L’indimenticabile allenatore del Napoli, arrivò a dire in una conferenza stampa che avrebbe fatto giocare Marekiaro anche se fosse stato in rianimazione. E, ancora che il Napoli con Hamsik in campo, era come se avesse giocato con dieci giocatori in più sul terreno di gioco.

Grandi prestazioni e identità partenopea

Lo slovacco è entrato di diritto nella storia azzurra, non solo per le sue prestazioni, ma sopratutto per essere stato il terzo miglior marcatore di sempre. Il video di ieri, dopo la partita, è diventato virale sui social. È a cena, e con lui ci sono, intorno al tavolo, Ciro Mertens, Jose’ Maria Callejon, Fabiano Santacroce e lo speaker del Napoli Decibel Bellini. Con loro, altri ex azzurri hanno intonato il famosissimo coro che fa sempre parte delle domeniche calcistiche allo stadio Maradona Vesuvio Erutta. Guardando questo video, si percepisce che chi gioca a Napoli, una volta andato via, ricorda per sempre sia la squadra che la città partenopea. E questo anche se ha indossato la maglia azzurra solo per un anno o due.”