Il Calcio è un gioco e come tale va interpretato e difeso. Riflessioni di Fiore Marro

Il Calcio è un gioco e come tale va interpretato e difeso, da un lato le esagerazioni speculari dall’altro gli imbroglioni che calpestano i sogni dei bambini.
In questi ultimi giorni “pallonari” si è assistito alla sagra dell’ovvio e dell’esagerazione, dopo la querelle tra Mancini e Sarri, e tra De Rossi e Mario Mandžukić, offese a base di finocchi e zingari, al fine, per chi calca i campi di gioco sa che queste intemperanze, queste frasi muoio dopo il fischio finale degli arbitri e tutto finisce dinnanzi a una buona tazza di the. Non succede così invece, quando ci troviamo nostro malgrado dinnanzi a situazioni di imbrogli, di cartellini falsificati, di alterazioni nelle date dei calciatori, questo riferito alle categorie giovanili, dove si dovrebbe per prima cosa, insegnare il rispetto delle regole ma che invece una volta che il pallino finisce nelle mani di figure al limite dell’ignominia, individui senza etica, senza principi morali come la brutta storia di sportività al torneo dei 2005, dove è capitato che i bambini della Stella Biancoceleste di mr. Clemente Ventrone, scopre che la squadra avversaria giocava con ben tre tesserati del 2004, tra cui il portiere. Il risultato che ne è scaturito è stata la sconfitta a tavolino della società proveniente da Recale, partita persa quindi con tanto di brutta figura. Il tarocco è una brutta immagine che si offre al gioco del calcio, specie se tutto questo accade in categorie giovanili, ciò che però continua a lasciarci basiti è scorgere che siffatta situazione continua a elencare come “prima” in classifica la stessa società punita e oramai sgamata per quel che concerne la truffa dei cartellini adulterati, ci auguriamo che la F:I.G.C di Caserta prende dei provvedimenti seri onde inficiare l’intero movimento calcistico di Terra di Lavoro.
Non si calpestano i sogni dei bambini, si fa peccato . FIORE MARRO