Mina Iazzetta:” La piena del fiume Volturno ha creato danni ingenti agli agricoltori. In pericolo soprattutto le aziende bufaline”

” La piena del fiume Volturno ha creato danni ingenti agli agricoltori del nostro territorio. Residenti e agricoltori sono sempre piu’ preoccupati per le eventuali forti precipitazioni. Bisogna intervenire in modo rapido ed efficace affinche l’opera di dragaggio , ormai, non sia piu’ ulteriormente rinviabile”. Questo l’allarme lanciato da Mina Iazzetta , esponente di numerose associazioni sul territorio compreso tra Mondragone, CastelVolturno e Caserta in seguito al disastro idrogeologico che si è abbattuto nella nostra provincia in seguito al maltempo. Danni ingenti alla natura , all’economia e alle abitazioni delle aree bagnate da questo fiume che, improvvisamente, si è trasformato in una minaccia per i residenti. ” In pericolo – avverte Mina Iazzetta- soprattutto le strutture produttive specializzate nell’allevamento bufalino perchè potrebbero essere costrette ad evacuare il bestiame. Oltre al rischio per la incolumità delle persone anche il pericolo di una eventuale esondazione che potrebbe mettere a rischio l’equilibrio biologico della zona”.”Il fiume Volturno- continua- col suo tesoro inestimabile in termini di flora e di fauna, non dovrebbe rappresentare una minaccia ma una risorsa per l’intero territorio. Esso ha una superficie di 6.342 Kmq, nasce in Molise, dalle sorgenti di Capo Volturno nel comune di Rocchetta al Volturno, e si sviluppa bagnando il territorio della Campania, anche se il suo bacino imbrifero interessa in minima parte anche le regioni Lazio, Abruzzo e Puglia. Il suo principale affluente è il fiume Calore Irpino, che si immette nelle acque del Volturno in corrispondenza del comune di Amorosi. Nel tratto che attraversa la Piana Campana, in particolare nel tratto da Capua a mare, il fiume Volturno scorre all’interno di due argini maestri realizzati al fine di impedire frequenti esondazioni. Esso sfocia nel mar Tirreno, nel territorio comunale di Castelvolturno. I principali affluenti del fiume Volturno sono: Cavaliere; Calore Irpino; Tammaro; Sabato; Isclero. Nel bacino del Volturno vengono amministrativamente ricompresi anche i Bacini dei canali Agnena e Savone, che costituiscono interbacini tra quelli del Volturno e Garigliano con recapito diretto a mare. Questi bacini le cui aste principali sono costituiti da canali artificiali di Bonifica, presentano anch’essi un certo interesse in quanto sono interessati da fenomeni esondativi di rilievo che interessano aree comunque significativamente antropizzate”. Eppure nei giorni scorsi questa ricchezza della natura è diventato un pericolo per questa terra.
“L’innalzamento del letto dei fiumi, negli ultimi anni, – precisa Mina Iazzetta- ha determinato innumerevoli disastri idrogeologici.
Col tempo, infatti, sabbia, ghiaia, tronchi d’albero divelti, rifiuti si sono depositati sul fondo, costringendo talvolta i corsi d’acqua a deviare il proprio tragitto naturale.
Il Volturno, nel tratto molisano, presenta diverse criticità, in special modo in territorio di Sesto Campano dove l’acqua in alcuni tratti scorre praticamente sulla stessa superficie dei campi circostanti.
La Provincia di Caserta, in passato, è già intervenuta, rimuovendo la ghiaia che giaceva sul fondo ed innalzando con lo stesso materiale,gli argini”. E conclude : ” Ma esiste un Piano di Emergenza per questa situazione che diventa sempre piu’ drammatica?”. Ovviamente attendiamo risposte.