Monsignor D’Alise Vescovo di Caserta celebra la Santa Messa per la Terra dei Fuochi e i Sindacati scendono in piazza con la Fiaccolata della Salute. E’ ancora emergenza !

Di Iole Vaccaro
Si è svolta ieri, 5 febbraio, la Fiaccolata della Salute, sull’emergenza tumorale a Caserta e l’inadeguatezza dei servizi sanitari, come recita la locandina dell’evento promosso da CGIL, CISL e UIL al fine di sensibilizzare le istituzioni, i rappresentanti politici e tutte le associazioni casertane sulla drammatica realtà della Terra dei fuochi, la cui problematica appare complicarsi sempre di più mentre la speranza di un iniziativa concreta, di un passo verso la o le soluzioni si fa sempre più remota.
Ma questa è solo la prima di una serie di inizative che i sindacati hanno intenzione di realizzare nell’interesse di tutti. Si tratta di un vero e proprio allarme sociale e di una emergenza sanitaria, ritengono e non a torto, mancando una rete appropriata di Assistenza Domiciliare, una campagna di screenig nazionale che parta dalle scuole e dai luoghi di lavoro, lo sblocco delle assunzioni e la stabilizzazione dei precari ove in organico ci sono malati oncologici, il potenziamento delle strutture diagnostiche e posti letto che evitino i viaggi della speranza. Questo è in sintesi il programma di mobilitazione previsto dai Sindacati e quella di ieri è solo la prima di una serie di giornate dedicate a questo tema. In sintesi la speranza è che le istituzioni si facciano portavoci presso il Governo centrale e la Regione per un rilancio deciso della Sanità in tutta la provincia di Caserta
Alle 18,00 di ieri la fiaccolata è partita dalla Stazione Centrale di Caserta, ha attraversato Via Roma, Corso Trieste e Via Mazzini, entrando alle ore 20,00 nel Duomo dove ad attenderli c’era il Vescovo di Caserta, Mons. Giovanni D’Alise. Una Messa per ricordare chi non c’è più, adulti e bambini, perché ha pagato il caro prezzo dell’illegalità e dell’interesse al di sopra di ogni cosa.
Ci chiediamo quali altri “dati” servano alle istituzioni per muoversi nella direzione di una bonifica totale del territorio; se non c’è coordinazione tra politica (in questo momento presa dalle prossime amministrative), forze dell’ordine (nel fermare lo sversamento illecito dei rifiuti e le industrie che ci guadagnano colluse con le mafie) e cittadini (per ciò che riguarda il corretto smaltimento dei rifiuti domestici, perché anche quelli sono importanti) non si va da nessuna parte, si è solo destinati a morire, anche come territorio.
Non comprendiamo il senso delle diatribe sui dati del Ministero della Salute, come se un morto in meno o in più per cancro facesse la differenza o potesse innescare quella serie di azioni e provvedimenti per risolvere il problema in maniera seria.
Le sole iniziative private non bastano più, c’è bisogno di sinergia, buona volontà e coscienza pulita.
Le prossime elezioni amministrative a Caserta saranno importanti a tal proposito: chi se la sente veramente di insediarsi a Palazzo Castropignano con questa consapevolezza? Siamo anche noi nella Terra dei fuochi!