Ieri è iniziato il Giubileo per la Diocesi di Caserta, che si è riunita attorno al suo Pastore, S.E.Monsignor Giovanni D’Alise , Vescovo di Caserta, per l’apertura della Porta Santa del Duomo di San Michele Arcangelo. Il tutto è avvenuto come previsto, ovvero cinque giorni dopo l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro a Roma e cinque giorni prima della Istituzione della Porta della Misericordia che è stata approntata a Roma nei pressi della Mensa della Caritas di via Marsala , centro di accoglienza di immigrati e di poveri. E non a caso la porta del grande perdono si è aperta nel giorno consacrato dalla Chiesa a Santa Lucia, Patrona della Luce Sono 49 in Campania le Porte Sante di questo Giubileo della Misericordia che terminerà nel novembre 2016 ripartita nelle sue tre province ecclesiastiche , arcidiocesi metropolitane di Napoli, Salerno e Benevento,che hanno come loro suffraganee altre 23 tra arcidiocesi, diocesi, abbazie e prelatura.
Alle ore 16.30 i Casertani si sono radunati presso la Parrocchia di Sant’Antonio da Padova in Corso Giannone e lì hanno atteso l’inizio della celebrazione dell’anno della Misericordia previsto alle ore 17,00.Alle ore 17.30 la processione si è avviata dalla Chiesa di Sant’Antonio verso il Duomo di San Michele e , alle ore 18.00, come previsto Monsignor D’Alise ha celebrato il rito di apertura della Porta della Misericordia presso la Cattedrale ed effettuato la concelebrazione eucaristica.L’altra realtà che si avvicina e che è concreta e apportatrice di tanta gioia e responsabilità è l’Anno Santo della Misericordia che si aprirà il prossimo 8 dicembre a Roma ed il 13 dicembre nella nostra Diocesi con l’apertura della Porta Santa. ” Dopo l’ Avvento- ha detto Monsignor D’Alise- l’Anno Santo della Misericordia è realtà concreta e apportatrice di tanta gioia e responsabilità.È l’ulteriore possibilità che l’Eterno Padre ci da per purificarci, liberarci da ogni peso e renderci più agili nell’amore e, concretamente, per vivere le Beatitudini. Il segno di questo passaggio, dalla morte alla vita, è attraversare la Porta Santa, a Caserta, solo in Cattedrale; lasciare fuori peccati, inimicizia, vie sbagliate, odio e guerre varie ed entrare, nel tempio, nuovi, perché rinnovati dal perdono e da una nuova nascita non fittizia, non puramente devozionale ma reale. Quanti fanno riferimento alla Parrocchia della Cattedrale, diano l’esempio, essendo la Cattedrale Madre di tutte le Chiese e siano in profonda unità con il Vescovo, che giustifica la presenza della Cattedra, e sarà Colui che, in nome di Dio, accoglie i figli interiormente rinnovati e purificati e li ammette alla Eucarestia, Comunione con Dio”. “Auguro ogni bene – ha concluso Mons. D’ Alise-e lo Spirito suggerisca a tutti e dia forza per chiedere perdono a Dio e offrirlo anche ai fratelli. Dio ci perdona perché noi possiamo perdonare”.