Nuova Gazzetta di Caserta del 18.11.2015. Maurizio Di Gaetano Comitato Rione Acquaviva: Mio figlio non ammesso alla mensa scolastica perchè io non posso pagarla.

” Mio figlio non usufruisce della mensa scolastica perchè io non ho i soldi per poterla pagare. Chiedo al Commissario Prefettizio Maria Grazia Nicolò di intervenire in questa vicenda che rappresenta motivo di vergogna per la città di Caserta e per la scuola”.Questo il grido disperato di Maurizio Di Gaetano , iscritto al Comitato Rionale Acquaviva, di cui è Presidente Antonio Rea, il quale , oltre a denunciare la propria personale situazione economica, evidenzia la discriminazione di cui è rimasto vittima il figlio iscritto alla Scuola d’Infanzia dell’I.c. A. Ruggiero di via Montale -3o Circolo Didattico di cui è Ds Vincenza Della Valle. Maurizio Di Gaetano è uno dei numerosi dipendenti Cub – Consorzio unico di bacino di Napoli e Caserta- che da oltre 24 mesi non percepisce lo stipendio, come del resto , gli altri colleghi di lavoro. Una drammatica situazione sociale ed economica alla quale le istituzioni non sono riuscite a trovare una soluzione . Un fallimento della politica che ora si trasforma nel diniego,” per uno dei bambini figli di questa disperazione”, di potere usufruire della mensa scolastica”. Ogni, giorno, dunque, il figlio di Maurizio Di Gaetano , all’ora della mensa, lascia i compagni, pronti per il pranzo, e ritorna a casa. ” Perchè gli altri bambini mangiano a scuola e , invece, io no?” ha detto nei giorni scorsi al padre. La rabbia e l’umiliazione dei genitori è profonda anche alla luce delle ragioni che hanno portato Maurizio Di Gaetano a non percepire alcun reddito. ” Questa situazione- dice Maurizio- esprime in modo chiaro di come i cittadini e i lavoratori siano vittime di decisioni prese a livello istituzionale senza che a loro venga concessa la possibilità di fare rispettare i propri diritti”. ” A mio figlio- continua- è stato impedito di usufruire della mensa scolastica perchè io non ho reddito tale da poterla pagare. Tuttavia, vorrei ricordare al Commissario Nicolo’ che la mia mancanza di reddito dipende proprio dal Comune di Caserta che è debitore del Cub , consorzio per il quale ho lavorato , di ben 800mila euro”. ” Per quale ragione – conclude – mio figlio deve essere penalizzato nella sua formazione personale e scolastica e il Comune di Caserta, invece, non è passibile di alcuna sanzione per l’immane danno economico e sociale provocato ai lavoratori Cub e , quindi, all’intera provincia di Caserta?”. Ci chiediamo: l’articolo 3 della Costituzione relativa al principio di uguaglianza o pari opportunità ha ancora un valore a Caserta?