Nuova Gazzetta di Caserta del 27 novembre 2015. Mauro Felicori incontra la città di Caserta: la visione manageriale dinanzi alla poca coesione delle associazioni

” Sono un Dirigente da marciapiede. Il mio pragmatismo mi induce ad un progetto semplice: fare crescere la Reggia con l’intera città di Caserta. Oggi la Reggia rappresenta un concetto di Museo superato .”Questo in sintesi il programma di Mauro Felicori, Direttore della Reggia di Caserta, che ha incontrato , ieri sera, la città di Caserta in un dibattito pubblico dal titolo ” Palazzo Reale e Territorio: quale rapporto?” organizzato dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Pietro” in collaborazione con numerose associazioni del territorio casertano. Intanto il Direttore ha annunciato che entro il 31 dicembre l’Aeronautica Militare e la Scuola SUperiore della PA. libereranno gli appartamenti della Regina e il Vestibolo restituendo nuova linfa ai futuri progetti del palazzo nel quale si parla di allocare un Centro Congressi Internazionale, un Albergo di lusso ed anche un ostello. Il tutto, ovviamente, con le sponsorizzazioni dei privati per i quali la legge prevede consistenti sgravi fiscali.Al fianco di Mauro Felicori Don Nicola Lombardi, Direttore dell’Issr San Pietro, Angelo Di Costanzo, Presidente della Provincia di Caserta, e Rosanna Cioffi , Pro Rettore della Sun. Nessun rappresentante del Comune di Caserta. Tantissimi i presenti esponenti delle varie associazioni coinvolte nell’iniziativa. Fra questi ricordiamo Paola Broccoli- Marcello Natale -Anna Giordano-Franco Capobianco- Raffaele Cutillo- Don Battista Morello- Rosaria Iacono- Enzo Battarra- Paolo Russo- Norma Naim- Francesco Apperti- Mimmo Marzaioli- Giuseppe Florino-Donatella Cagnazzo -Luigi Ferraiuolo- Antonio De Falco- Mimmo Bovienzo. Un incontro significativo nel quale alla visione manageriale del Direttore, con uno sguardo profondo al futuro del Palazzo e della nostra terra, si sono contrapposti gli esponenti delle varie associazioni, che, a parte qualche intervento utile, hanno ancora una volta dimostrato poca coesione . Ognuno di loro parlava ” portando l’acqua al proprio mulino” e ritornando su quanto avvenuto negli anni passati. Con poche parole Mauro Felicori ha sintetizzato la situazione non solo della Reggia ma della intera città di Caserta attraverso una attenta analisi del territorio. ” La Reggia- ha detto Mauro Felicori- è un vettore economico e va potenziata in questo settore. Lo sviluppo sociale e civile del territorio non puo’ essere affidato alla promozione del Palazzo ma è una prerogativa dei cittadini casertani e della loro formazione culturale”. Mauro Felicori ha dimostrato di essere sì Uomo dello Stato, ma anche Uomo di autentici valori etici affermando che il volontariato dei cittadini non puo’ considerarsi una risorsa a cui attingere nei momenti di difficoltà dello Stato ma un valore imprescindibile del principio costituzionale di sussidiarietà. Questo in sintesi il suo programma. ” La Reggia – ha detto- non puo’ avere solo 4mila visitatori all’anno rispetto ai 7milioni di Versailles e per fare questo serve che il Museo Reggia di Caserta si trasformi in una macchina commerciale tale, pero’, da restituire vita e storia a quei luoghi patrimonio della cultura collettiva”. Obiettivo di questi 4 anni di missione speciale sarà dunque quello di raddoppiare i visitatori della Reggia che deve diventare un autentico luogo di dibattito culturale e non salotto di inutili conversazioni. ” Il primo nodo da sciogliere- ha continuato Mauro Felicori- è l’accessibilità della Reggia che oggi manca per la carenza di strutture logistiche e questo abbassa la soglia di comunicazione. Non servono eventi grandiosi perchè il prodotto da veicolare noi già lo abbiamo”. Altro punto nel programma Felicori è ricostruire la reputazione della Reggia bersaglio di malevoli critiche anche per gli abusivi, definitivamente allontanati in seguito all’arrivo del Direttore a Bologna. Ancora. Felicori intende introdurre nel Palazzo le audio-guide di cui il Museo è privo. Al centro dell’attenzione del Direttore la Collezione Terrae Motus che va ” esportata e comunque allocata , anche in modo parcellizzato, in contesti del Palazzo meno cacofonici”. ” La Reggia – ha concluso Mauro Felicori- deve essere gestita in piena autonomia con proventi dei quali d il 20% è destinato a un fondo di solidarietàe il restante 80% spetta alla gestione del Palazzo”. Il 27 novembre, poi, l’incontro con i revisori contabili nominati dal MinistroFranceschini. E’ cominciata la rivoluzione Felicori: ma chi sa se i Casertani lo hanno realmente compreso