Papa Leone XIV festeggia 70 anni: auguri dal mondo intero tra pace e riforme

Papa Leone XIV sta ricevendo auguri da ogni parte del mondo. Ricchi di sentimenti d’amore e di speranza, quelli dei bambini ricoverati al Bambino Gesù con disegni coloratissimi.

Messaggi di pace e diplomazia

Dall’8 maggio, giorno della sua elezione, il Pontefice ha indicato la pace come bussola del suo ministero, definendola “disarmata e disarmante”. Nei primi mesi ha rivolto decine di appelli per la fine dei conflitti, offrendo il Vaticano come luogo di incontro “per guardarsi negli occhi”. Ha chiesto la fine della guerra a Gaza, la liberazione degli ostaggi e ha mantenuto un’intensa rete diplomatica con i leader mondiali. E lo ha fatto attraverso telefonate riservate, confermando un ruolo centrale della Santa Sede come promotrice di dialogo.

Dialogo tra le diverse anime della Chiesa

Uno dei tratti più riconoscibili del suo Pontificato è la ricerca di unità tra le diverse sensibilità ecclesiali. Ha incoraggiato il pellegrinaggio della comunità Lgbt in vista del Giubileo, pur senza prevedere un’udienza specifica, e al tempo stesso ha teso la mano ai conservatori. In ottobre sarà infatti celebrata una messa tradizionalista nella Basilica di San Pietro, segno di un equilibrio tra apertura e rispetto delle tradizioni.

Le prime visite e i documenti ufficiali

Papa Leone XIV sta studiando i suoi primi viaggi apostolici: si parla della Turchia e del Libano entro la fine dell’anno. Intanto è in arrivo la sua prima Esortazione Apostolica dedicata ai poveri, attesa tra la fine di settembre e i primi di ottobre. Si tratta di un testo avviato da Papa Francesco e completato dal suo successore, in linea con un filo rosso che lega Leone XIV ai predecessori.

L’enciclica sull’intelligenza artificiale

Il 2026 sarà anche l’anno della sua prima enciclica, dedicata all’intelligenza artificiale, già definita la “Rerum Novarum” di questi tempi. Il richiamo è diretto all’enciclica sociale di Leone XIII, dal quale il Pontefice ha scelto di ispirarsi anche per il nome. Una sfida attuale e ambiziosa che conferma il desiderio di collocare la Chiesa al centro dei grandi cambiamenti del presente.