Si smontano i gazebo da Corso Trieste per lasciare il posto alle Pedane del Piu’ Europa. ” Ciro Guerriero : Ennesimo oltraggio ai commercianti e ai cittadini

In questo momento stanno smontando i gazebo precedentemente allestiti su Corso Trieste i Bar coinvolti da questo provvedimento , ovvero il Bar Tropicana e l’Antico Caffè d’Italia, che , peraltro, nello scorso fine settimana, ha subìto una rapina a mano armata. Non ha ancora smontato i gazebo il Bar La Veneziana. Il termine di scadenza previsto dall’amministrazione comunale per rimuovere i gazebo, ormai abusivi, era oggi. Il provvedimento, come si ricorderà, è stato disposto dal Comune di Caserta per procedere alla istallazione delle oramai ” famose pedane” in legno sulle quali sarà possibile collocare ombrelloni , tavole e sedie. Come si ricorderà , l’abolizione di queste strutture è stata disposta in seguito alla concessione di un finanziamento Piu’ Europa in base ad un progetto che prevede la istallazione su Corso Trieste di pedane in legno composito, realizzate ad entrambi i lati dell’arteria principale della città di cui vanno ad occupare ben 15 metri. Nei giorni scorsi i titolari degli esercizi commerciali sopra indicati avevano avuto un colloquio con il Dirigenti del Comune per evitare quello che si preannuncia un ulteriore disastro annunciato per Corso Trieste . Ma niente di fatto. In campo era scesa anche l’Associazione Caserta Kest’è di Ciro Guerriero-Movimento Caserta In Comune- che aveva denunciato tutte le incongruenze del progetto . ” Queste pedane sono l’ennesimo oltraggio ai commercianti e ai cittadini. – aveva detto Ciro Guerriero- Esse sono scoperte e , dunque, in che modo i cittadini, i turisti, i visitatori della città potranno beneficiare di questo servizio quando piove o tira vento?”. Anomalie, dunque, di un sistema politico contraddittorio di cui gli stessi gazebo , ora rimossi, costituiscono una espressione. ” I gazebo- spiega Ciro Guerriero- era stati realizzati dai commercianti a proprie spese e con il placet della precedente amministrazione comunale. Gli esercenti dei negozi avevano sostenuto delle spese seguendo, comunque , accordi con i vertici di Palazzo Castropignano. Ora, invece, si cambia tutto. I gazebo diventano abusivi e i commercianti abusivi in Piazza Pitesti costituiscono la regola non contestata”. Insomma , delusione e rabbia regna oggi in Corso Trieste. Ma non è tutto. La collocazione delle pedane lascia libera per il transito dei veicoli una corsia di appena 3 metri che va, quanto meno , ad ostacolare il libero flusso dei mezzi di soccorso. A cio’ si unisce il problema della farmacia ubicata dinanzi al bar Tropicana dove , in base al sistema delle pedane, non è possibile parcheggiare per caricare addirittura bombole di ossigeno per gli ammalati. Dopo il ” cimitero con le lapidi di Largo Amico”, dopo la ” piscina all’aperto della Tuoro -Garzano”, adesso la ” pista dei trenini su Corso Trieste”.Ci chiediamo: cosa sta diventando Caserta? Chi pagherà davvero lo scotto per questa incuria nei confronti dei cittadini e della città? Chi , in realtà, ha tratto vantaggio da questo scempio?