SPORT AMARCORD – Definire Nadia Comaneci in una parola è impossibile, l’atleta rumena sta alla ginnastica artistica come Pele’ o Maradona stanno al calcio, il primo dieci perfetto della ginastica artistica alle olimpiadi di Montreal nel lontano 1976, una delle più grandi atlete del XX secolo e delle Olimpiadi, nonché la più grande GINNASTA, è stata la prima PER ESATTAZZA ad aver ottenuto il massimo punteggio, 10, in una competizione olimpica. Nadia Comăneci è l’unica atleta ad aver ricevuto l’Ordine Olimpico per ben due volte (1984, 2004), nonché l’atleta più giovane a essere stata insignita di questa onorificenza.
Nata nella cittadina Gheorghe Gheorghiu-Dej (conosciuta come Onesti), figlia di Gheorghe e Ștefania-Alexandrina; ha un fratello di nome Adrian. La madre scelse il suo nome dopo aver visto, durante la gravidanza, un film la cui protagonista si chiamava Nadia, diminutivo di Nadežda (Speranza nella lingua russa), iniza a praticare a soli 3 anni presso la società sportiva “Flacăra” (“Fiamma”), allenata da Duncan e Munteanu. All’età di 6 anni fu notata nel cortile della scuola mentre giocava con un’amica. Károlyi, in visita nell’istituto alla ricerca di nuovi talenti, chiese alle due bambine di entrare a far parte della nuova società sportiva condotta insieme alla moglie Marta.
La sua carriera agonistica
Nell’ anno 1969 prende parte per la prima volta ai campionati rumeni piazzandosi al 13º posto. L’anno seguente partecipò ai campionati nazionali a squadre vincendoli, diventando la più giovane ginnasta rumena ad aggiudicarsi il titolo. Nel 1971 la prima gara internazionale a Lubiana, un incontro juniores tra la nazionale rumena e quella jugoslava, vincendo il suo primo titolo (concorso generale individuale), contribuendo alla vittoria nel concorso generale a squadre. In quel periodo prende parte a diverse competizioni juniores rumene e ad incontri con altre nazionali come Polonia, Italia e Ungheria.
A 12 anni, nell’anno 1973, partecipò al Junior Friendship Tournament (Druzhba), un importante meeting fra giovani ginnaste, oro nel concorso generale individuale, nel voleggio e nelle parallele peri primi successi internazionali solo una questione di tempo arrivarono nel 1975 ai Campionati Europei di Skien (NORVEGIA) si aggiudica il titolo all-around e in tutti gli attrezzi, tranne nel corpo libero, dove si piazza seconda (qualche volta perdeva anche lei strano ma vero).
Nel 1975 continua come un caterpillar a mietere vittorie vincendo il concorso generale individuale nella competizione chiamata “Champions All”, altri 4 titoli ai campionati nazionali rumeni nelle seguenti disciplie-volteggio, parallele trave, al test pre-olimpico di Montral, in Canada vinse due ori (all-around e trave) e tre argenti (volteggio, corpo libero e parallele), lottando contro Nelli kim che sarà una delle sue maggiori rivali nei successivi 5 anni di competizioni.
Nel marzo dell’anno 1976 prende parte all’edizione inaugurale della American CUP al Madison Square Garden di New York, nelle fasi preliminari e nel round finale al volteggio, ricevette il punteggio senza precedenti di 10.0 che significa un’esecuzione perfetta senza deduzioni. Durante la competizione si aggiudicò anche il titolo all-around. Sempre nel 1976, la Comaneci ricevette altri due 10 alla prestigiosa competizione giapponese la Chinici Cup nel volteggio e alle parallele asimmetriche. I giornalisti iniziarono a notare la giovane ginnasta: la UnitedPress International la nomina “Atleta femminile dell’anno” nel 1975 e nel 1976.
Montréal 1976
A soli 14 anni diviene la stella delle Olimpiadi in Canada a Montreal dicevamo nello ‘storico anno’ ossia il 1976 la sua consacrazione diviene definitiva e si fa conoscere a tutto il mondo. Il 18 luglio diventò la prima ginnasta ai Giochi olimpici a ricevere il massimo punteggio ottenibile alle parallele asimmetriche. La votazione, dopo una prestazione stupefacente, fu ritardata poiché i computer erano programmati per registrare votazioni fino al 9,99 mentre il “10” non era assolutamente previsto, data la difficoltà molto elevata nel riceverlo,Il 18 luglio 1976 alle Olimpiadi di Montreal, la più grande ginnasta di sempre fece l’esercizio perfetto, ma i tabelloni olimpici, non concepiti per prevedere il massimo punteggio, registrarono ‘1.00’. Ne seguì una popolarità immensa, ma anche una vita difficile sotto l’ombra della dittatura dei Ceausescu ma questa è un’ altra storia.
Si dovette aspettare lo speaker che con una voce rotta dalla commozione annunciava che per la prima volta nella storia della ginnastica un esercizio era stato giudicato perfetto, cioè da “10”. Come il voto che Dudley Moore assegna alla sposa Bo Derek nel film di Blake Edwards (la sposa di un altro però…) e che diventa il titolo della pellicola. Con quel “10” cominciava la storia oforseèpiu’ esatto direchelei lastoria l’ha scritta imprima person, nessuno piu’ come lei. Ma una storia che ha un “10” come antefatto è qualcosa di più: è già leggenda. Ve la ricordate Nadia e i suoi tre ori alla trave, alle parallele asimmetriche e nel concorso individuale (più l’argento a squadre)? Ricordate quelle trasmissioni di luglio in cui solo per qualche italiano di colpo la televisione smise di essere in bianco e nero? Ricordate quante volte ascoltavamo in diretta, alla radio, le gare di scherma, e quanta attesa per l’argento della sciabola azzurra dei Montano? Con Alberto Juantorena, Kornelia Ender e Nikolaj Andrianov, Nadia fu la stella di quelle olimpiadi, la principessa di quelle notti “live”, il primo colore sgargiante della tv italiana che raccontava lo sport. Magliettina bianca rigorosamente castigata e rigorosamente a maniche lunghe rifinita con il tricolore rumeno, i capelli raccolti a frangetta davanti e a coda di cavallo dietro, con un nastro bianco e rosso.
Quattro anni prima, più bambina della bambina che ancora era quattro anni dopo, Nadia ammirava sul divano di casa proprio le gesta della Korbut, che fu la prima a effettuare un salto mortale alle asimmetriche e che faceva impazzire tutte le piccole ginnaste dell’Est Europa: “Un giorno saremo come lei?”. Nadia non si è mai resa conto della sua “perfezione”, in quel giorno che ha cambiato per sempre la ginnastica: “Non mi sembrava di aver fatto un esercizio così perfetto. L’uscita non fu proprio impeccabile”. A quanto pare fu l’abisso fra lei e le altre che spinsero la giuria al “10” spartiacque (per la rumena ne seguirono altri sette in poche ore). Adesso ci sarà per sempre un prima e un dopo Comaneci. Il dopo agonismo della ragazza invece fu invece un groviglio di paure, dolore e, si presume, abusi. Dopo aver ricevuto onori e glorie al suo ritorno in patria (“Eroe del lavoro socialista”), Nadia venne usata come un pupazzo da réclame e accolta nella reggia del dittatore come se quello fosse l’unico sbocco sociale della sua grandezza sportiva: entrare a far parte di un’aristocrazia malata. Il figlio scellerato del dittatore ne fece una cosa sua. Nadia aveva solo 17 anni. Nicu Ceausescu fu successivamente accusato di violenza sessuale ma ciò non gli impedì di tenersela vicino per anni. Vivere da amante di Nicu portò Nadia al delirio. Una sera, nella villa che aveva ricevuto in regalo dal governo, in cui viveva sola, lontana dalla sua famiglia, e dalla quale poteva uscire soltanto a bordo di una macchina di stato, tentò di suicidarsi con la candeggina. Ma non sarebbe stata una morte da “10”.
l posto del 10 fu inserito nel computer il voto 1,00 che in realtà fu moltiplicato per dieci volte. Nel corso dell’evento olimpico ottenne il punteggio perfetto altre 6 volte, vincendo tre medaglie d’oro (concorso generale individuale, trave e parallele asimmetriche), una d’argento (concorso generale a squadre) e una di bronzo (corpo libero).
La Comaneci fu la prima atleta rumena a vincere il concorso generale individuale alle olimpiadi e ottenne l’ulteriore record di più giovane atleta di sempre a vincere un titolo olimpico. Con la revisione dei regolamenti, l’età minima per la partecipazione alle competizioni di ginnastica fu alzata a 16 anni: la Comaneci aveva 14 anni, 8 mesi e sei giorni il primo giorno di gare a Montréal, questo rende di fatto improbabile per il futuro battere il record di precocità per il titolo olimpico nella ginnastica.
Torna a casa, in Romania dopo i successi olimpici canadesi, divenne una celebrità; venne insignita delle più grandi onorificenze rumene, tra le quali venne nominata eroe del lavoro socialista rumeno. Fu usata come il maggior vanto propagandistico di regime e il prestigio della Romania ebbe per lei un prezzo altissimo: fu costretta a diventare l’amante del terzo genito tale N. Ceausescu, un capitolo della sua vita che oggi Nadia non vuole più riaprire, alle direttive, alla mercè di un dittatore.
Agli europei dell’anno successivo confermò i titoli nel concorso generale individuale, che vinse per la terza volta due anni più tardi, e alle parallele asimmetriche, mentre nella trave ottenne la medaglia d’argento. Ai mondiali del 1978 arriva l’oro alla trave e l’argento nel volteggio e nel concorso generale a squadre, mentre nel concorso generale individuale chiude quarta.
Dopo aver vinto il titolo mondiale a squadre con la propria nazionale ai campionati del mondo del 1979, Comăneci passa un periodo di ricovero in ospedale per avvelenamento causato da un taglio al polso prodotto dalla fibbia metallica del fermapolsi. Al suo rientro per le Olimpiadi di Mosca del 1980 era al massimo della forma. Questi i suoi piazzamenti, seconda nel concorso individuale dietro alla Daydova, i giudici impiegano più di 25 minuti per formulare il verdetto finale. Comăneci mantenne il titolo olimpico alla trave e ottenne l’oro a pari merito nel corpo libero, vinse inoltre la medaglia d’argento a squadre. Nel 1981 conquistò cinque ori alle Unviersiadi.
LA SUA VITA DOPO IL RITIRO
Una volta giunta in America, si occupò della promozione di prodotti di abbigliamento sportivo e fu modella per abiti da sposa. Nel 1994 si fidanza con un ginnasta americano Bart Conner e fece ritorno per la prima volta in Romania. Nadia e Bart si sposarono in Romania nell’aprile del 1996 . Il 3 giugno 2006, a 44 anni, Nadia ha dato alla luce il loro unico figlio Dylan Paul Conner, prematuro di tre settimane.
Nell’anno 1999 la Comăneci divenne la prima atleta invitata a parlare alle Nazioni Unite per lanciare l’Anno internazionale dei volontari. È impegnata nella ginnastica ed in attività di beneficenza. Con il marito è proprietaria dell’Accademia di ginnastica Bart Conner (che conta 1000 studenti), dell’International Gymnast Magazine, della compagnia di produzione The Perfect 10 e di 4 negozi di articoli sportivi.
È vicepresidente del consiglio di amministrazione dell’International Special Olympics, presidente onoraria della federazione rumena di ginnastica e del comitato olimpico rumeno, ambasciatrice dello sport della Romania, vice presidente del consiglio di amministrazione di un’associazione per la lotta alla distrofi amuscolare impegnata nell’apertura della Clinica per bambini Nadia Comaneci a Bucarest la capitale della RomaniaBucarest, nel dicembre 2003 a fine anno, pubblica il suo primo libro intitolato Letters to a Young Gymnast. Una storia che ci fa capire come siaa voltepericoloso crescere troppo presto.
Sotto il suo palmares di SUCCESSO
Nazionalità | ![]() | |
---|---|---|
Altezza | 162 cm | |
Peso | 45 kg | |
Ginnastica artistica ![]() | ||
Ritirata | 1984 | |
Hall of fame | International Gymnastics Hall of Fame (1993) | |
Carriera | ||
Nazionale | ||
1971-1984 | ![]() | |
Palmarès | ||
![]() | ||
Oro | Montréal 1976 | Individuale |
Oro | Montréal 1976 | Parallele |
Oro | Montréal 1976 | Trave |
Oro | Mosca 1980 | Corpo libero |
Oro | Mosca 1980 | Trave |
Argento | Montréal 1976 | Squadre |
Argento | Mosca 1980 | Squadre |
Argento | Mosca 1980 | Individuale |
Bronzo | Montréal 1976 | Corpo libero |
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Oro | Strasburgo 1978 | Trave |
Oro | Fort Worth 1979 | Squadre |
Argento | Strasburgo 1978 | Squadre |
Argento | Strasburgo 1978 | Volteggio |
![]() | ||
Oro | Skien 1975 | Individuale |
Oro | Skien 1975 | Parallele |
Oro | Skien 1975 | Trave |
Oro | Skien 1975 | Volteggio |
Oro | Praga 1977 | Individuale |
Oro | Praga 1977 | Parallele |
Oro | Essen 1979 | Individuale |
Oro | Essen 1979 | Volteggio |
Oro | Essen 1979 | Corpo libero |
Argento | Skien 1975 | Corpo libero |
Argento | Praga 1977 | Volteggio |
Bronzo | Essen 1979 | Trave |
![]() | ||
Oro | Bucarest 1981 | Squadre |
Oro | Bucarest 1981 | Individuale |
Oro | Bucarest 1981 | Parallele |
Oro | Bucarest 1981 | Volteggio |
Oro | Bucarest 1981 | Corpo libero |
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
FONTE |
Il video sotto per chi volesse ammirare la sua performance il religioso silenzio
GALLERIA FOTOGRAFICA DI ALCUNI SUOI MOMENTI PIU’ SIGNIFICATIVI DI QUELLA CHE PUO’ ESSERE DEFINITA SENZA AZZARDO SEMPLICMENTE UNA VITA STRAORDINARIA
LA COMANECI SPLENDIDA DONNA(MANCO A DIRLO)PLURI PREMIATA NEL RIQUADRO IN BASSO
UNA SUGGGESTIVA IMMAGINE IN BIANCO E NERO
UNO SHOOT DELLA COMANECI BAMBINA PRODIGIO IN TENUTA BIANCO AZZURRA
UNA CURIOSA IMMAGINE DELLA GINNASTA CON UN ALTRO GRANDE DELLO SPORT, R. GULLIT OLANDESE
EX CALCAIATORE DEL MILAN DI SACCHI
UN PENSIERO PERSONALE SULLA PIU’ GRANDE GINNASTA DI TUTTI I TEMPI