Paolo Giulierini il 14 novembre ha lasciato da direttore il Mann di Napoli. Ha avuto nell’Auditorium un ringraziamento speciale con abbracci e lacrime da parte di 300 tra dipendenti, collaboratori e amici, e anche di più. Una replica del fantomatico saluto degli studenti al loro professore de L’ attimo fuggente con i cartelli con scritto “Capitano, oh mio capitano” a dichiarare il riconoscimento di un elogio pubblico per il lavoro svolto. In questi due mandati il Museo archeologico nazionale di Napoli è rinato, promosso da qualche mese a museo di prima fascia come la Galleria degli Uffizi e la Reggia di Caserta. L’archeologo Giulierini ha aperto in questi anni sezioni come Egitto, Magna Grecia, Preistoria e protostoria e quest’anno la Campania Romana. Nel 2023 i visitatori sono già stati 500mila. In questi 8 anni a guida Giulierini sono state proposte circa 300 mostre all’estero e tante iniziative per coinvolgere la cittadinanza e innovative, come Il tesoro della legalità, un percorso apripista per la tutela e la valorizzazione dei beni archeologici svolto in collaborazione con la Procura di Napoli, carabinieri e Università Federico II. Il saluto potrebbe essere un arrivederci stando alle sue parole: “Grazie al Mann e a Napoli, spero di tornare”.