UNICEF e ANCI insieme per “Go Blue”, l’iniziativa per sensibilizzare i cittadini e i media sui diritti dei bambini

Non ancora pienamente attuata, conosciuta e compresa, ma determinante nel migliorare le condizioni di vita dei minori, la Convenzione di New York sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza celebra il suo 34 anniversario. Approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989, è entrata in vigore il 2 settembre 1990.
Sono 196 gli Stati firmatari di un trattato internazionale che è il più ratificato al mondo.
Contiene 54 articoli quale strumento legalmente vincolante per assicurarsi che i minori abbiano accesso ai diritti umani posseduti da tutti. L’intera e ampia gamma di diritti civili, politici, sociali ed economici a tutela dei minori che, per la prima volta, con questo documento, vengono considerati come cittadini capaci di avere opinioni e prendere decisioni, e non solo come persone che hanno bisogno di assistenza e protezione.
Una svolta nel modo di vedere i minori: esseri umani con gli stessi diritti degli adulti, quindi degni di un proprio trattato sui diritti umani.
Partecipazione, protezione e previsione le tre categorie – note come la formula delle tre P- in cui possono essere raggruppati gli articoli a tutela dei loro diritti.
La Convenzione afferma che i minori hanno il diritto di essere rispettati e trattati con dignità semplicemente in quanto esseri umani, qualunque sia la loro età.
“Trattarli con dignità” vuol dire anche dare loro la possibilità di essere individui autonomi, di esprimere i loro desideri e i loro pensieri non appena siano capaci di farlo, e tali desideri e pensieri devono rappresentare elementi importanti nelle decisioni che riguardano il loro benessere.
Soggetto di diritto in quanto persona, le cui preferenze e sentimenti devono essere tenuti in considerazione -con il riconoscimento al minore dell’elemento della partecipazione- si prende atto, inoltre, del fatto che i bambini possono aver bisogno di protezione speciale, ad esempio contro gli abusi, la violenza, lo sfruttamento e la crudeltà.
La terza “P”, che sta per previsione, copre i diritti necessari per i bisogni di base legati alla sopravvivenza e al pieno sviluppo del minore, per esempio il diritto ad un’alimentazione adeguata, ad un’acqua pulita, ad un alloggio, ad un’educazione scolastica, ad un’assistenza sanitaria.
Responsabili dell’80% di tutti i bisogni umanitari, le guerre nel mondo bloccano l’accesso ai beni di prima necessità, come il cibo e l’acqua, condannando le persone a vivere in uno stato di emergenza, in estrema povertà.
Una giornata di azione globale, fatta dai bambini e per i bambini, intende, ancora di più oggi, diffondere la consapevolezza sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: diritti umani che, se non garantiti, non consentono loro di crescere e prosperare.
Per rimarcare il diritto di ogni bambino a vivere in pace -più di 400 milioni vivono in aree di conflitto – e immaginando un futuro in cui ciascuno sia in salute, in sicurezza e istruito, l’Unicef richiama l’attenzione sull’Art.38 della Convenzione : “Ogni bambino ha diritto ad essere protetto dalla guerra”.
L’ Unicef Italia lancia in proposito il brief “Bambini tra guerre ed emergenze dimenticate” con un focus su Palestina/Isralele, Haiti, Siria, Sudan, Ucraina e Yemen.
Sarebbero, secondo le Nazioni Unite, tra il 2005 e il 2022, almeno 120.000 i bambini mutilati dalle guerre nel mondo o vittime delle stesse.
Tra le azioni di sensibilizzazione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, previste dal programma Unicef, si inserisce l’iniziativa di UNICEF e ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani – per partecipare a “Go Blue” con il proprio Comune.
In occasione del 20 novembre, o anche nei giorni della settimana precedenti e seguenti, i Comuni sono invitati ad illuminare di blu un monumento o un edificio rappresentativo della città in modo da rinnovare l’impegno delle Amministrazioni Comunali verso l’adozione di politiche che garantiscano la piena attuazione della Convenzione ONU.
Un percorso che se interviene, con effetti diretti o indiretti, sulla vita e sul benessere dei bambini e dei ragazzi presenti sul territorio comunale contribuisce a realizzare l’obiettivo di “Città Amiche dei bambini e degli adolescenti”, un programma lanciato dall’Unicef e dalle Nazioni Unite nel 1996.
Perché una Città Amica è una città impegnata in un processo continuo di miglioramento dei diritti dei bambini e degli adolescenti.
Tra le proposte educative quali strumenti che possono essere di ausilio ai docenti per dare vita a momenti di approfondimento sul tema, sono disponibili il libro “Pace Libera tutti”, dodici racconti e dodici illustrazioni rivolti a bambini/e per parlare di pace, e il corto “Combattere i Giganti”, storia di una bambina che sconfigge i giganti della guerra con la forza dell’Istruzione: un righello come spada, un libro come scudo, uno zainetto come paracadute, un’aula scolastica come rifugio finale da cui ripartire con una nuova vita.