Sabato prossimo, 24 Febbraio 2024, alle ore 17.00, sarà presentato presso la Galleria d’Arte CASERTANOVA in via Colombo 22, a Caserta, il libro d’esordio di Lucia Sforza, giovane scrittrice maddalonese, con al suo attivo un diploma al Liceo delle Scienze Umane opzione Economico-Sociale “don Gnocchi” di Maddaloni.
Interverranno all’evento:
Gianni De Lorenzo e Daniela Colonna, come rappresentanti della galleria d’Arte Casertanova;
Antonio De Falco, Fiore Marro, Ilenia Liguori, quale delegazione del giornale digitale BelvedereNews;
Nunzia Gaudino e Vincenzo Faraldo saranno gli artisti le cui opere sono in esposizione;
inoltre l’evento vedrà la partecipazione della stessa autrice Lucia Sforza e della musicista Carmen D’Angelo.
“Scusate la follia” è un romanzo che si inserisce nel filone letterario del “giallo psicologico e d’ambiente” ed è una trasposizione immaginifica di quanto la giovane scrittrice ha approfondito attraverso i suoi studi.
Temi faticosi e complessi come alcolismo, violenza di genere, tossico-dipendenza , bipolarismo, prostituzione, ecc, assumono, nei contorni del percorso narrativo e nella durezza del linguaggio, l’evidenza di un vissuto doloroso e crudo.
La storia, tuttavia, si snoda senza indulgenze verso lo psicologismo ma anzi con i ritmi linguistici di una narrazione investigativa, tagliente ed eticamente acritica.
Il romanzo non è certamente un’autobiografia, ma – come ci informa la stessa Lucia – “Il romanzo riflette il mio travaglio e le mie battaglie di adolescente ed esprime anche la voglia di riscatto, l’impulso a rispondere alle difficoltà della vita con una dinamica di sfida-risposta”. In questo senso l’autrice si racconta, narra se stessa nei suoi vent’anni, capaci di interpretare il passato liberandolo da pregiudizi generazionali, provvisti di una determinazione senza indulgenze, comunicativi nella ricerca di interlocutori.
La metropoli partenopea, problematica , irrisolta, controversa, frontiera sociale in cui si svolge il racconto, viene affrancata, nell’idea dell’autrice, dai luoghi comuni di chi la vorrebbe città fatalista, rinunciataria, sfrontata, statica nel suo eterno lamento.
Il libro è già stato presentato in sedi istituzionali e prestigiose come l’Archivio di Stato di Napoli e l’Università Vanvitelli a Santa Maria Capua Vetere.